L’esplosione intorno a mezzogiorno e mezza, lungo una strada battuta da un sole primaverile. Prima un attimo di silenzio, poi le grida di quattro donne disperate e insanguinate che cercavano aiuto, bruciate dalle fiamme e ferite dalle schegge di vetro che sono schizzate fino a trenta metri di distanza.
Una fuga di gas ha fatto scoppiare un laboratorio di pasticceria in Viale Stazione, a Nocera Terinese Marina, davanti alla chiesa di Maria Regina della Famiglia. Dentro c’erano la proprietaria, Tania Pontieri, ventenne, una sua collaboratrice e due clienti. Nella pasticceria anche un forno per il pane.
Tania Pontieri per le forti bruciature alle mani e al viso è stata immediatamente portata al Centro grandi ustionati di Palermo. Sembra che a Bari non ci fosse posto. Così l’elisoccorso ha puntato verso la Sicilia, dove la ferita è arrivata perfettamente cosciente. I medici hanno detto che non è in pericolo di vita.
In ambulanza le altre tre donne ferite sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia e sono state dimesse dopo poche ore.
I vigili del fuoco del distaccamento lametino di Caronte hanno mandato due pattuglie per spegnere le fiamme. Il locale è completamente distrutto. Sono stati investiti dalle schegge della vetrina, letteralmente scoppiata, anche alcuni passanti ed un’automobile parcheggiata lungo il viale che porta alla Stazione ferroviaria. Le fiamme sono state spente rapidamente, bisognava evitare che si spargessero ai due piani superiori della palazzina che ospitava la pasticceria. Poi si dovrà indagare sull’agibilità dell’intero stabile colpito dalla forte esplosione.
Che sia stata evitata una strage è certo. Bisognerà capire quali siano state le cause della forte deflagrazione. Più d’una persona, anche un carabiniere del posto, sembra abbia sentito odore di gas nei giorni scorsi entrando nella pasticceria. La circostanza è stata segnalata ai proprietari.
Nella zona passa il metano, ma non in tutto il Viale Stazione sono stati fatti ancora gli allacci alla rete. Da mesi i noceresi del quartiere aspettano la fine dei collaudi per potersi connettere, in modo da evitare la schiavitù della bombola che si esaurisce e poi va ricomprata. Un problema grosso per un’abitazione, che diventa ancora più grande per un esercizio commerciale dove i fuochi sono sempre accesi.
Fin dai primi minuti dopo l’esplosione il sindaco di Nocera Terinese ha seguito la fase dei soccorsi sul posto. «Poteva finire molto peggio», ha commentato Fernanda Gigliotti che ha messo in sicurezza l’intera zona deviando il traffico su una strada complanare per dare via libera ai mezzi di soccorso, a cominciare dalle autobotti dei vigili del fuoco.
Presto comunque Tania Pontieri potrà tornare a casa dopo la brutta avventura di ieri. Un intero paese l’aspetta per rivederla e riabbracciarla.
Delle indagini su quanto avvenuto si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme guidati dal tenente Pietro Tribuzio.
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