È il Castello di Sammezzano, capolavoro dell’arte «orientalista» dell’Ottocento, con il suo parco di quasi duecento ettari, il posto più amato tra quanti (più di un milione e mezzo) hanno votato all’ottavo censimento "I luoghi del cuore" promosso dal Fai, il Fondo per l’Ambiente italiano.
L’edificio da «mille e una notte», che si trova nei pressi di Leccio, una frazione del Comune di Reggello a circa un’ora
d’auto da Firenze, ha ricevuto più di 50 mila preferenze, piazzandosi al primo posto tra gli oltre 33 mila luoghi italiani
dimenticati o da salvare segnalati al Fai da singoli cittadini e comitati spontanei (319 in questa edizione). Di proprietà
privata, dopo il tentativo di trasformarlo in resort di lusso, il castello ad oggi è chiuso al pubblico e versa in stato di
abbandono, come denuncia il comitato che si è attivato per i voti e che da anni ne chiede il recupero e la restituzione alla
collettività.
Secondo nella classifica del Fai, con oltre 47 mila voti, è l'imponente complesso monumentale di Santa Croce a Bosco
Marengo, in provincia di Alessandria, che conserva al suo interno l’affresco del Giudizio Universale di Giorgio Vasari. Il
bene, segnalano i votanti, necessita di lavori di recupero e di un piano di valorizzazione. Medaglia di bronzo, con quasi 37
mila voti, per le Grotte del Caglieron a Fregona, in provincia di Treviso, con le loro cavità artificiali ottenute
dall’estrazione dell’arenaria, suggestive ma poco conosciute.
Fuori dal podio, nella top ten 2016 del Fai entrano - in ordine di preferenze - l’area archeologica di Capo Colonna a
Crotone, la Ditta Guenzati a Milano (il negozio più antico della città), il Convento di San Nicola ad Almenno San Salvatore
(Bergamo), la Tonnara del Secco di San Vito Lo Capo (Trapani), il ponte romano sull'Ofanto a Canosa di Puglia, Forte San Felice a Chioggia (Venezia) e l’Anfiteatro augusteo di Lucera (Foggia).
Da segnalare anche i quasi seimila voti ricevuti dal Santuario di Santa Maria della Filetta, patrona di Amatrice, colpito dal
sisma della scorsa estate ma fortunatamente scampato alla totale distruzione.
Dal 2003 a oggi sono stati 68 i siti - tra chiese, castelli, aree archeologiche e naturali, musei, palazzi storici, edifici
religiosi, civili e militari - «salvati» grazie a «I luoghi del cuore», in 15 regioni italiane. Lo ha sottolineato il presidente
del Fai, Andrea Carandini, illustrando i risultati dell’ottava edizione del progetto che è stata dedicata all’"eroe di
Palmira», l’archeologo siriano Khaled al-Assad. «Rispetto al 2015 ci sono stati circa 80 mila voti in meno, ma lo riteniamo
comunque un successo, considerando le tre Regioni colpite dal terremoto ma anche la 'concorrenza' del governo» ha aggiunto,
riferendosi all’iniziativa lanciata a maggio scorso dall’ex premier Matteo Renzi per segnalare via e-mail i luoghi pubblici
dimenticati da recuperare.
Partner attivo e finanziario dei Luoghi del Cuore, fin dal primo anno, è Intesa Sanpaolo. «Ciò che ci piace di questo
progetto - ha detto il presidente del gruppo bancario, Gian Maria Gros-Pietro - è la sua credibilità, il fatto di porsi
degli obiettivi che poi consegue. Un aspetto di cui c'è tanto bisogno in questo Paese e che è compito di una banca
sostenere».
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