Si sono presentati ieri pomeriggio negli uffici della polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica per rendere spontanee dichiarazioni e confessare quanto loro contestato. Un gesto che potrebbe permettere agli inquirenti di avere una visione completa sulla violenta aggressione di lunedì scorso messa in atto ai danni del dirigente medico Fortunato Carnovale, del Dipartimento di prevenzione dell’Asp, ancora ricoverato in ospedale per via dei gravi traumi e contusioni riportati.
Accompagnati dall’avvocato Santo Cortese i due panettieri (Angelo D’Andrea di 61 anni ed il figlio Pasquale Antonio di 35 anni) che l’impianto di videosorveglianza del locale aveva “fotografato” come gli autori del pestaggio, hanno spiegato agli investigatori i motivi per cui hanno perso il controllo per poi scagliarsi contro il dirigente medico fino ad aggredirlo con calci e pugni mentre lo stesso provava a darsi alla fuga.
Il dott. Carnovale, secondo quanto avrebbero riferito le due persone indagate, si presentato all’interno della panetteria “La Spiga d’oro” quattro mesi fa per un controllo dal punto di vista igienico-sanitario e lo stesso avrebbe indicato alcuni interventi di carattere strutturale da effettuare. Al titolare del locale (Rocco Scardamaglia, 42 anni) in quell’occasione avrebbe suggerito non solo l’intervento da effettuare per rendere idonea la panetteria ma pure l’architetto a cui affidarsi per la cura di quei lavori.
Lunedì scorso un nuovo controllo e questa volta il dott. Carnovale, sempre secondo il racconto dei due D’Andrea che operano all’interno del locale alle dipendenze dello Scardamaglia con il quale ci sono pure rapporti di parentela, avrebbe mosso ulteriori rilievi, imponendo altri interventi da realizzare in soli due giorni. Un modo come un altro, secondo quanto gli stessi hanno riferito agli investigatori, per «forzare la mano» e «chiudere il locale». Avviliti e per certi aspetti pure esasperati, per come loro stessi avrebbero dichiarato, è scattata una reazione violenza di fronte alla quale il medico ha provato a scappare ma è stato raggiunto è picchiato ripetutamente con calci e pugni.