Meno male che Pasqua quest’anno non è caduta di 17. Altrimenti non si può immaginare cosa sarebbe potuto accadere, considerato che di inconvenienti nel Vibonese ce ne sono stati anche domenica 16. E il corollario delle Affruntate 2017 è ampio perché spazia dalla statua rotta a Pizzoni, per arrivare, passando dallo “scivolone” di Briatico alla protesta ad Arzona, frazione di Filandari dove la rappresentazione è stata fatta saltare. Tra tutti, comunque, l’incidente di percorso che ha destato maggiore sconcerto si è verificato a Pizzoni, piccolo centro dell’entroterra vibonese, nel corso della tradizionale Affruntata. Nel momento che precede il culmine della rappresentazione – ovvero l’incontro tra Maria e il Figlio Risorto – la statua della Madonna si è praticamente spezzata in due. Il patatrac subito dopo la “svelazione” quando Maria, dismesso l’abito nero, tutta d’azzurro vestita era pronta a gioire per il Figlio Risorto. Durante la corsa, infatti – tutte le statue (Maria, San Giovanni e Gesù) corrono – il busto dell’effigie della Madonna si è inclinato per poi fare un volo, cadere a terra e frantumarsi. Momenti che hanno fatto in queste ore il giro del web attraverso video amatoriali.
Nella costernazione generale delle prime file di spettatori e mentre i confratelli raccoglievano i resti della statua – che avrebbe ceduto in quanto lesionata – a dar voce allo sconcerto un uomo: «Madonna mia!», ha esclamato.
Poi la scena surreale delle tre effigi affiancate – quella della Madonna rimasta a metà – accompagnata dalla musica esultante e dai fuochi d’artificio.
E mentre a Pizzoni l’interrogativo a cui dare una risposta è se quanto accaduto si tratti di un presagio di sventura o di una casualità, a Briatico si tira un sospiro di sollievo per il pericolo scampato. Anche in questo centro, sempre nel momento clou quando le statue dell’Affruntata – trasportate in spalla dai portatori – accelerano i ritmi quella della Madonna ha rischiato di rovinare a terra. Una sbandata da parte di uno dei portatori ha fatto traballare il simulacro, sino a quasi fargli toccare terra, che però è stato sùbito “riallineato” da tutti i portatori i quali hanno così potuto concludere nel giubilo l’Affruntata.
Un appuntamento mancato ad Arzona di Filandari dove, in base a quanto si è appreso, gli abitanti del luogo si sarebbero rifiutati di svolgerla per protesta contro il parroco.
Non è la prima volta, comunque, che nelle rappresentazioni religiose di Pasqua che si svolgono nel Vibonese, si verificano incidenti di percorso analoghi a quelli di ieri. Tra i casi più recenti si ricorda, per esempio, lo sbandamento dei portatori e la conseguente inclinazione della statua di San Giovanni, avvenuta l’anno scorso durante la “Cumprunta” di Soriano Calabro e l’Affruntata di Arena. L’increscioso inconveniente è stato attribuito all’improvviso e imprevisto attraversamento della strada di alcuni fedeli che hanno ostacolato il percorso del simulacro.
La statua della cittadina di San Domenico ha riportato, a causa dello sbandamento, la rottura di un’asta del piedistallo che la sorreggeva saldamente al suolo. La manifestazione della domenica di Pasqua, quindi, è potuta andare avanti secondo il programma. In particolare, a Soriano è stata la prontezza di una signora, Emma Nadile, a impedire che il simulacro subisse lesioni. Sono stati attimi di paura, fortunatamente risolti nel migliore dei modi anche grazie ai portantini che sono riusciti a stabilizzare prontamente l’asse verticale della statua evitando così in extremis la possibile caduta.