La famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone), tra i tanti interessi, aveva anche quello per la raccolta delle scommesse on line ed il noleggio degli apparecchi da intrattenimento. Settore nel quale, a Crotone e nel suo hinterland, aveva assunto una "posizione dominante" avvalendosi del potere di intimidazione che consentiva al clan di conseguire enormi profitti alterando gli equilibri concorrenziali e determinato la concentrazione della raccolta del gioco nelle mani del crimine organizzato, precludendo l'accesso ad altri operatori commerciali.
É quanto emerso dall'inchiesta Jonny. Dall'indagine, curata dalla Guardia di finanza, è emerso che la società bookmaker Centurion Bet Ltd, attiva nel settore delle scommesse, operativa in Italia con oltre 500 agenzie e ramificata in tutto il mondo, avrebbe messo a disposizione, tramite un barese, Francesco Martiradonna, i propri circuiti di gioco on line, alla società Kroton games, operante nella provincia di Crotone ed espressione commerciale della cosca Arena, determinando volumi di fatturato, sottratti al fisco, per decine di milioni di euro.