Sei persone sono state sospese dai loro incarichi pubblici nell'ambito del Sacalgate, l'inchiesta della procura lametina sulla gestione della società aeroportuale calabrese. Si tratta di Angelina Astorino responsabile del Centro per l'impiego di Lamezia che secondo l'accusa aveva raccomandato suo figlio per un'assunzione alla Sacal, così come Marcello Mendicino maresciallo dei carabinieri in servizio nello scalo. Sospeso anche Gianpaolo Bevilacqua, dipendente della Regione Calabria ed ex vicepresidente della società aeroportuale quand'era consigliere di Forza Italia alla Provincia di Catanzaro. Bevilacqua è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Perdono temporaneamente il lavoro anche Sabrina Mileto dirigente delle risorse umane nella Sacal, Bruno Vincenzo Scalzo dipendente dell'Enav, l'ente governativo che si occupa dell'assistenza volo negli aeroporti, e il funzionario della Provincia di Catanzaro Floriano Siniscalco.
Sono tutti accusati a vario titolo nell'inchiesta "Eumenidi" dello scorso aprile di assunzioni facili e abuso d'ufficio per un giro di 17 assunzioni di personale col progetto europeo "Garanzia giovani".
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