Scollinare con un vantaggio consistente sull’avversario. Nella scomoda condizione di dover vincere a ogni costo il Catanzaro non può concedersi il minimo errore. Contro la Vibonese, oggi pomeriggio, il “Ceravolo” è il prato su cui corre l’obbligo di capovolgere la prospettiva annullando il favore che la classifica ha riservato ai cugini. «Gli esami sono finiti», dice Erra prima della rifinitura a porte chiuse, «ed è finita pure l’attesa, ora è il momento di fare tanto e parlare poco. La squadra è consapevole che gioca per la salvezza della società e per un futuro racchiuso in soli 180 minuti».
Le due settimane di preparazione ai playout sono andate vie a fasi alterne. Turbolenta e tesa la prima, molto più tranquilla la seconda. Tant’è che il tecnico pare abbastanza sereno e fiducioso: «La delusione per la sconfitta di Fondi l’abbiamo smaltita, ci ha fatto molto piacere, dandoci grande responsabilità, la visita dei tifosi di martedì pomeriggio. Il nostro contendente è ostico, ma abbiamo tutte le possibilità di farcela». A patto di superare i limiti mentali e d’approccio che hanno compromesso la salvezza nella stagione regolare. «Nelle 38 partite del campionato la squadra ha sempre tenuto botta dal punto di vista tecnico e sul piano tattico – sottolinea Erra –, sono stati gli svarioni a orientare negativamente il torneo. Non sempre abbiamo mostrato qualità di squadra, ma in queste due gare dovremo farlo con applicazione e concentrazione. Giocheremo sul filo dell’episodio, il discorso mentale la farà da padrone e dovremo essere pronti a bypassare ogni difficoltà, per questo in allenamento abbiamo provato ad abituarci a determinate situazioni. In questi giorni – continua – c’è stato tanto lavoro sugli aspetti psicologici e tattici, riducendo leggermente i carichi sul piano fisico. I giocatori arrivano comunque a quest’incontro in buone condizioni».
L’undici titolare dovrebbe privilegiare l’esperienza. Senza lo squalificato Patti e l’infortunato Campagna, il coach evita di dare indicazioni. L’orientamento è verso il 4-4-2. In campo, davanti a De Lucia, agiranno Esposito, Prestia, Sirri e Sabato. A centrocampo Icardi e Zanini sugli esterni, Carcione (dato in gran forma) e Maita nel mezzo; in attacco spazio alla coppia Giovinco e Sarao.
La sconfitta di 27 giorni fa, a Vibo, è una ferita ancora aperta: «Quella gara poteva finire in qualsiasi modo ed è la dimostrazione che un episodio può decidere un match. Domani (oggi, ndr), mi aspetto grande equilibrio, credo che congelare il risultato sarà difficilissimo e sia noi che loro faremo il massimo».
Per chi un anno fa di questi tempi sognava di poter lottare ai playoff, questi spareggi per non retrocedere sono quasi una nemesi. Però sono anche le partite più importanti della carriera: «Le vivo come tutte le altre – taglia corto Erra –. Abbiamo tutti fatto il massimo finora ed è evidente non sia bastato. Ci sono state incomprensioni come in ogni altro sport di squadra, amplificate dalla mancanza di risultati. Se siamo arrivati a questo punto la responsabilità è comune – conclude –, ma abbiamo cancellato ciò che è stato e possiamo riacciuffare la stagione».