Come annunciato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Interno Marco Minniri, il prefetto di Crotone Vincenzo De Vivo ha proceduto, con provvedimento del 23 maggio, alla nomina della Commissione d'accesso al Comune di Isola Capo Rizzuto, "al fine di verificare se ricorrano pericoli di infiltrazione e/o condizionamenti da parte della criminalità organizzata nell’ambito dell’Amministrazione comunale di Isola di Capo Rizzuto". Il provvedimento prefettizio come informa una nota diffusa da pochi minuti dall'Ufficio territoriale del Governo di Crotone, è conseguenza "degli elementi emersi dalla convalida del provvedimento giudiziario emesso dalla DDA di Catanzaro in data 15 maggio scorso".
La nota fa riferimento all'operazione della Dda denominata "Jonny" venuta alla luce lunedì 15 maggio con l'esecuzione di 68 fermi nell'ambito di un'inchiesta della Procura antimafia che ipotizza infiltrazioni della cosca Arena nella gestione del Centro di accoglienza per migranti di Sant'Anna. Nell'operazione è coinvolto un consigliere comunale di maggioranza, attualmente agli arresti domiciliari dopo la convalida dei fermi, mentre come hanno rivelato i magistrati della Procura antimafia di Catanzaro durante la conferenza stampa seguita al blitz, lo stesso sindaco di Isola Capo Rizzuto Gianluca Bruno, risulta indagato.
Da qui la richiesta del Prefetto al Ministero dell'Interno che ha delegato la prefettura come da legge a nominare la commissione. "Che s’insedierà a breve - è scritto nel comunicato della Prefettura di Crotone - e che espleterà l’incarico entro il termine di tre mesi dall’insediamento, rinnovabili una sola volta per un periodo massimo di ulteriori tre mesi". La Commissione è composta da un Prefetto del Ministero dell’Interno, da un ufficiale dei Carabinieri appartenente al Comando provinciale di Crotone e da un funzionario tecnico del Provveditorato interregionale opere pubbliche di Catanzaro.