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"Jonny" al vaglio del Gip, carcere per 46 indagati

'Ndrangheta: smantellata la cosca Arena, 68 fermi

Torna in carcere Francesco Arena (classe 60. - 57 anni) che era stato rimesso in libertà dai gip territoriali; e ritornano in carcere anche il consigliere comunale di Isola Capo Rizzuto, poi sospeso, Pasquale Poerio (43 anni) e Santo Tipaldi (39 anni), ai quali era stati concessi gli arresti domiciliari dopo l’udienza di convalida. Poi, per il resto sono state tutti confermati sia gli arresti in carcere per altri 43 indagati; sia la custodia domiciliare disposta dai gip di Crotone per 5 indagati nell’inchiesta della Dda denominata “Jonny” . Che ha superato indenne lo scoglio del giudice delle indagini preliminari competente. Tra ieri e l’altro ieri, Carabinieri, Finanzieri e agenti della Squadra Mobile di Crotone e Catanzaro, hanno notificato agli indagati le ordinanze del gip di Catanzaro Claudio Paris che di fatto ha accolto nel suo provvedimento, la ricostruzione accusatoria ipotizzata dalla Procura antimafia.

La Dda col procuratore capo Nicola Gratteri, l’aggiunto Vincenzo Luberto e i sostituti Vincenzo Capomolla e Domenico Guarascio, si sono detti certi di aver scoperchiato con l’operazione Jonny – venuta alla luce ilo 15 maggio scorso con l’esecuzion di 68 fermi – la pentola delle presunte infiltrazioni della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, nella gestione del Centro di accoglienza per migranti di Sant’Anna.

Ma nella monumentale inchiesta divisa per capitoli, oltre che del “business” rappresentato dal “Cara” di Sant’Anna, si parla anche della “longa manus” degli Arena nella gestione del gioco delle scommesse online nella città di Crotone e del controllo delle ‘ndrine sui villaggi della costa.

Il nuovo provvedimento del gip è stato notificato in carcere a Vibo all’ormai ex parroco di Isola don Edoardo Scordio (70 anni) ed al 38enne Leonardo Sacco, ex governatore della Misericordia di Isola, considerati organici al clan Arena che lui e Scordio avrebbero per la Dda anche finanziato, lucrando illecitamente per 36 milioni di euro sui 103 milioni ricevuti tra il 2006 e il 2015 dalla Misericordia per la gestione del Cara. Scordio ha affidato la sua difesa agli avvocati Mario e Tiziano Saporito mentre Sacco è difeso dai penalisti Francesco Verri e Giancarlo Pittelli.

L’ordinanza è stata notificata in carcere anche a Paolo Lentini (53 anni), alias “Pistola” definito dagli investigatori il reggente della cosca, da quando Pasquale Arena è detenuto.

La custodia in carcere è stata inoltre confermata per Antonio Francesco Arena (classe 91); Francesco Antonio Arena detto “Antonio” (37 anni - classe 80); Francesco Arena (1979 - 38 anni)); Giuseppe Arena (31 ); Pasquale Arena (25); Salvatore Arena detto “Scrucco” (58); Salvatore Arena (48); Salvatore Colacchio (46); Raffaele Di Gennaro (47 anni - Crotone); Salvatore Foschini (55 anni - Crotone); Luigi Gareri (59); Tommaso Gentile (37); Maurizio Greco (37); Rosario Lentini (57); Vincenzo Lentini (27); Antonio Manfredi (39); Pasquale Morelli (classe 47 - 70 anni); Fortunato Pirrò (48); Giuseppe Pullano (55); Francesco Romano (35 - Crotone); Francesco Taverna (43 anni - Castelnovo ne Monti di Reggio Emilia); Antonio Poerio (46 ); Domenico Poerio (43); Fernando Poerio (51); Luigi Manfredi (43); Mario Manfredi (26 ); Angelo Muraca (58); Beniamino Muto (45); Benito Muto (41); Domenico Nicoscia (39); Pasquale Nicoscia (26); Mario Ranieri (37); Ercolino Raso (45); Antonio Poerio (36) Mario Guareri (54); Pasquale Morelli (25 anni); Antonio Pompeo (49); Francesco Martirdonna (44 anni - Bari); Domenico Mercurio (47), Antonio Saporito (38 - Petilia Policastro).

Il gip infine ha disposto la custodia domiciliare per Maria Lanatà (45 anni); Aurora Cozza (45); Stefania Muraca (38) Vincenzo Godano (30) e Salvatore Romano (67 anni - Crotone).

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