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Falso, nuove accuse per 2 carabinieri

Falso, nuove accuse per 2 carabinieri

Non si è conclusa la vicenda giudiziaria nei confronti degli ufficiali di pg dei Carabinieri Filippo Conte e Vincenzo Sanseviero accusati di falso da parte dell’imprenditore Girolamo Albano. Nei loro confronti la Procura all’inizio del 2017 ha aperto un fascicolo d’indagine dopo la denuncia e le successive integrazioni presentate da Albano (assistito dall’avvocato Piero Mancuso) mentre era in corso un altro procedimento penale; dopo breve tempo, però, è stata richiesta l’archiviazione del fascicolo con conseguente opposizione da parte dell’imprenditore. Su questo caso si dovrà pronunciare il gip Carlo Saverio Ferraro nell’udienza fissata per il 16 ottobre.

Molto complessa la vicenda dalla quale nasce questo ulteriore fascicolo giudiziario. Per questo motivo è necessario fare un passo indietro e riepilogare tutta la storia. Albano è rimasto coinvolto in un procedimento penale per atti persecutori nei confronti di una donna. Agli atti di questa inchiesta c’è un verbale che, secondo Albano, sarebbe stato falsificato dagli ufficiali di pg dei Carabinieri Filippo Conte e Vincenzo Sanseviero. Il processo a carico di Albano per stalking ebbe termine in quanto entrambe le parti rimisero le rispettive querele in tutte le sedi giudiziarie con il pagamento da parte di Albano di centomila euro. Proseguì invece il procedimento nei confronti dei due ufficiali di pg e per ben tre volte la Procura avanzò richiesta di archiviazione. Nel primo caso l’allora sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani, tra l’altro, ha motivato la richiesta sostenendo che Albano nel procedimento per stalking era stato condannato, errore che venne ripreso dal collega Alessandro Prontera nella successiva richiesta di archiviazione. La posizione di Villani, denunciato per questo motivo, è stata archiviata dal Tribunale di Salerno, competente per il caso, in quanto si sarebbe trattato di «errori dovuti a mera disattenzione e non certamente alla volontà di rappresentare falsamente la realtà». Il procedimento andò avanti e finì con l’archiviazione dei due ufficiali di pg e con l’invio degli atti in Procura nei confronti di Albano con l’accusa di calunnia.

In questo frangente sono avvenuti due fatti nuovi che hanno dato origine al nuovo procedimento penale nei confronti dei due carabinieri. Il primo è l’incontro, registrato da Albano, tra quest’ultimo e la donna che lo accusava di stalking la quale ha sostenuto che quel verbale che lei aveva firmato non era veritiero e il secondo è una lettera inviata ad Albano nella quale ha riferito che quello che aveva dichiarato al pm Vertuccio che l’aveva sentita sul punto era falso (con tanto di dichiarazione consegnata alla Polizia). Ora la nuova richiesta di archiviazione e opposizione sulla quale dovrà esprimersi il giudice Ferraro.

Intanto, il procedimento penale per calunnia da parte di Girolamo Albano nei confronti dei due ufficiali di pg dei Carabinieri Filippo Conte e Vincenzo Sanseviero ha avuto un primo esito. Il giudice per le udienze preliminari, Carlo Saverio Ferraro, ha rinviato a giudizio per calunnia l’imprenditore 58enne. Il processo davanti al giudice monocratico avrà inizio il 23 ottobre. Il processo aveva avuto uno stop in quanto Albano aveva asserito che il Tribunale di Catanzaro non avrebbe offerto la giusta imparzialità nel giudicare il caso in quanto era in corso un procedimento a Salerno che vedeva coinvolto sia Albano sia alcuni giudici di Catanzaro. Ma la Cassazione ha dichiarato inammissibile la richiesta.

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