Sei fucili, due carabine e cinque pistole. Più altri “accessori”, come ottiche per mirini, oppure silenziatori.E tante munizioni per pistola. Un piccolo arsenale quello che i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, in un'azienda agricola nelle campagne di Cutro, al termine di una operazione di controlli sul territorio orchestrata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Crotone. Due le persone arrestate (il 36enne titolare dell'azienda e il padre 56enne che lo aiuta nella conduzione dell'impresa agricola) al termine di un'operazione definita periodica, dai militari che attuano controlli “a campione” nelle varie zone della provincia con attività serrate fatte anche di perquisizioni a tappeto, e a cui stavolta hanno concorso unità delle Compagnie di Crotone, Cirò Marina e Petilia Policastro, oltre a quelle dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria e del Nucleo Cinofili.
Dalle prime ore del mattino e sino a pomeriggio inoltrato, oltre 60 uomini hanno perlustrato ampie zone del Crotonese, stavolta con particolare riferimento al territorio di Cutro e relativo agro. Abitazioni, stabilimenti, officine e aziende sono state passate al setaccio. E in una di queste, il ritrovamento che ha destato particolarmente scalpore.
I Carabinieri si sono presentati in una piccola azienda agricola e di allevamento appunto sita nelle campagne cutresi e hanno cominciato le loro operazioni di ricerca. Subito, la prima sorpresa: in un capanno che ospitava attrezzature, nascosto nel serbatoio di un atomizzatore, è stato trovato un pacco di plastica; all’interno, oltre 225 proiettili per pistola, di calibri 9 e 9x21, tra cui poco meno di 50 classificati da armamento militare (e dunque di detenzione vietata).
Alle immediate richieste di spiegazioni su quel possesso illegittimo, l’uomo presente alla perquisizione (un cinquantenne che coopera alla conduzione di quella azienda) non ha saputo dare spiegazioni convincenti. E né è stato in grado di darne un trentenne, parente del primo e titolare della medesima azienda, che è intervenuto subito dopo sulla scena. I due sono stati arrestati e condotti in carcere.
I due arrestati per le armi sono padre e figlio (F. R. 56 anni e G. R. 36). Entrambi incensurati e insospettabili. Le armi erano nascoste nella scatola del cambio di un escavatore.