
L'assoluzione é stata decisa a conclusione del processo di secondo grado scaturito dalla maxi inchiesta "Perseo" contro il clan Giampà di Lamezia Terme. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione, Bevilacqua era stato condannato in primo grado a 4 anni e 8 mesi di reclusione per il solo reato associativo. Il sostituto procuratore generale aveva chiesto alla Corte d'appello di riformare la sentenza nei confronti di Bevilacqua, condannandolo sia per il concorso esterno che per l'estorsione, con una rideterminazione della pena il 6 anni e 4 mesi, oltre al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili costituitesi nel processo, il Comune di Lamezia e l'associazione antiracket. I giudici, accogliendo le tesi dell'avvocato Francesco Gambardella, difensore di Bevilacqua, hanno disposto, invece, l'assoluzione dell'esponente politico lametino.
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