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Cenone di Natale in carcere

Cenone di Natale in carcere

Venerdì sera. La famiglia Notarianni va a cena fuori lo scorso novembre. Sono in quattro: la mamma Giuseppina Giampà, il figlio minore Manuel e quello maggiore Gianluca con la compagna. Papà Aldo è in carcere, ha confessato di aver ammazzato un paio di persone.

Cena tutto pesce. Eccellente. Conto “low cost”. Ne discutono quando si rimettono in macchina per tornare a casa. Gianluca: «Ci ha trattato però... hai visto?». Manuel: «Minchia!». E il fratello che parla del ristoratore: «Cristianone!». Interviene mamma Pina: «Io e tuo padre con 50 euro ci gonfiavamo come porci, ci divertivamo». Gianluca sul padre: «Poverino».

L’inchiesta “Filo rosso”, l’ultima retata tra i Giampà e i Notarianni, rivela un rapporto sempre più inquietante tra i clan e gli imprenditori locali. Come se fra loro ci fosse un contratto non scritto. Tanto che Gianluca a dicembre torna allo stesso locale fuori città è ritira un pranzo di pesce per quattro persone. A costo zero. Gli danno una bolla che riguarda un altro tavolo, per evitare problemi in un eventuale controllo durante il trasporto. Quel pesce è destinato a papà Aldo che in carcere vuole festeggiare il Natale con gamberi e calamari. Ma come farà un pranzo luculliano a entrare nella cella di un killer?

Non è questa la domanda. Perchè al ristoratore gli inquirenti gliene fanno un’altra diversa: perchè quei favori alla famiglia di un assassino? Risposta dell’anziano imprenditore che da 38 anni è tra i tavoli: «Ho praticato uno sconto di mia spontanea volontà». Ha spiegato che Aldo Notarianni era un suo cliente: «Prima d’essere arrestato era solito venire al mio ristorante con la sua famiglia». Da qui il supersconto di Natale: pesce per 150 euro inviato in dono al detenuto.

Il contratto

Diversi imprenditori lametini hanno un contratto con gli ‘ndranghetisti. Questo viene fuori dalle loro diverse testimonianze durante i processi: gli sconti li fanno perchè sono clienti di vecchia data, i soldi li danno agli estortori ma solo a titolo di prestito perchè ne hanno bisogno, e alla fine tutti e due i protagonisti di questo rapporto perverso si stringono pure la mano. Tutti d’accordo.

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