Se il calcio riesce a unire quello che la politica ha diviso fino a qualche giorno fa, i tifosi possono sognare. E non aspettavano altro (da anni) che una nuova compagine societaria formata da alcuni degli imprenditori e professionisti più solidi della città si facesse avanti. Il momento è arrivato e l'entusiasmo si tocca con mano. Si prospetta una campagna abbonamenti con i fiocchi grazie a un ambiente mobilitato che ha riavviato i suoi sogni di grandeur nel giro di una giornata.
Schierati su fronti opposti alle ultime elezioni amministrative, alcuni dei protagonisti della tornata elettorale che ha confermato Sergio Abramo – artefice della svolta giallorossa assieme al cavaliere Giovanni Colosimo – si sono ritrovati intorno a un tavolo per salvare il Catanzaro.
Nel nuovo fronte societario figurano infatti due fra i principali sostenitori di Enzo Ciconte, competitor del sindaco. Floriano Noto è stato uno dei promotori, pur non essendo candidato direttamente, della lista dell'Udc, una delle 11 della coalizione di centrosinistra. Maurizio Mottola Di Amato è invece sceso in campo in prima persona ed è risultato il primo dei non eletti per la lista Socialisti e democratici. Il ballottaggio di domenica scorsa, vinto con una percentuale schiacciante (vicina al 65%) da Abramo, ne ha infranto i sogni politici. Il calcio ha tuttavia aperto altre prospettive, andando oltre gli schieramenti.
Il gruppo Az, di proprietà dei fratelli Noto (Floriano, Luigi e Desiderio) avrà il 60% delle quote giallorosse. Sarà l'azionista di riferimento. Si tratta del più grosso operatore calabrese della grande distribuzione organizzata, potendo contare su centinaia di punti vendita in città e in tutta la regione. Da qualche mese è associato al marchio Coop. Quella dei Noto è una delle famiglie più conosciute a Catanzaro. La moglie di Floriano, Antonietta Santacroce, è direttore artistico del teatro Politeama ed è l'ideatrice e promotrice del “Festival d'Autunno”.
Uno dei figli di Floriano, Luca, ha militato da difensore centrale (fino alla Berretti) nel settore giovanile del Catanzaro all'epoca del Football Club.
Appartengono al gruppo Az, in partnership con i Colosimo, anche il Parco “Le Fontane”, uno dei più grandi centri commerciali calabresi, e altre strutture simili sparse fra provincia e regione.
Opera non soltanto nel settore della distribuzione organizzata anche Mottola Di Amato. Di discendenza nobiliare (una famiglia di marchesi fra i più antichi casati della città), proprietario di alcuni supermercati (marchio Conad) e soprattutto di una grossa lavanderia industriale situata a Marcellinara che dà lavoro a una settantina di dipendenti. Mottola Di Amato prenderà fra il 15% e il 20% delle quote sociali. Sua moglie è Abigail Mellace, attualmente giudice al tribunale di Crotone.
La composizione del club verrà completata da alcuni azionisti più piccoli riuniti nell'associazione “Amici del Catanzaro”: uno di questi è l’oculista Nicola Santacroce, cognato di Floriano Noto. Accanto a lui altri due medici: l'odontoiatria Domenico Meddis, il primario del reparto di dermatologia del “Pugliese-Ciaccio”, Giancarlo Valenti.
Nella compagine figurano anche due avvocati: Nicola Cantafora e Benedetto Arcuri. Il nuovo Catanzaro riparte con vigore da questi nomi. (a.c.m.)