Calci, pugni e tanta confusione nel parcheggio comunale adiacente l’istituto tecnico commerciale di Soverato dove, ieri mattina, si è scatenata una maxi rissa che ha coinvolto quasi una trentina di persone. All’origine, si ipotizza, una sorte di spedizione punitiva organizzata da una decina di ragazzi residenti nel comprensorio contro i parcheggiatori abusivi di origine straniera che, da anni, stazionano nell’area per realizzare un’attività più volte segnalata alle forze dell’ordine.
I due gruppi si sono affrontati senza esclusione di colpi prima di essere divisi dall’intervento dei carabinieri della stazione di Soverato che hanno sedato la rissa soccorrendo i feriti, per i quali è stato necessario l’intervento di un’ambulanza del locale 118. Sono 9 le persone identificate e arrestate dai carabinieri per il reato di rissa: 6 giovani italiani tutti al di sotto dei 30 anni e 3 cittadini di origine straniera. Dalle prime ricostruzioni è emerso che il gruppo di italiani formato da 10 persone (la maggior parte originarie di Soverato) sia giunto nel parcheggio soveratese con l’intento di allontanare i tre parcheggiatori abusivi che hanno, però, subito opposto resistenza. Di qui le botte e il conseguente parapiglia che ha coinvolto altre persone che si trovavano nella zona. Il bilancio finale conterà 2 feriti: un cittadino di origine straniera e uno dei carabinieri intervenuti a sedare la lite, entrambi considerati comunque guaribili in pochi giorni. Il movente degli scontri, per quanto emerso dalle prime testimonianze, sembrerebbe legato alle quotidiane richieste di denaro avanzate dai cittadini stranieri, richieste che venivano subordinate alla possibilità di parcheggiare nell’area adiacente la centralissima via San Giovanni Bosco, ma bisognerà attendere l’esito delle indagini per valutare se le prime ipotesi possano trovare un reale fondamento.
Non è la prima volta che in città si realizzano evidenti scontri legati ad attività abusive e a farne le spese in passato sono stati anche agenti della polizia municipale, aggrediti durante il mercato settimanale durante il loro servizio di contrasto alla vendita abusiva di merce contraffatta. Un problema non certo soveratese ma che abbraccia l’intero territorio italiano, quello delle attività illecite realizzate da cittadini stranieri che il Governo ha cercato di contrastare dando più poteri ai sindaci che, con la nuova legge sulla sicurezza urbana emanata nello scorso mese di aprile, sono stati autorizzati ad eseguire in prima persona l’eclatante misura mutuata dalle norme sulla sicurezza negli stadi, spiccando Daspo urbani contro chi non rispetta le regole. I provvedimenti possono raggiungere chi si rende responsabile di fenomeni di prostituzione, attività illecite o in generale si macchi di condotte lesive contro il decoro urbano o, ancora, chi impedisce, con i suoi comportamenti, il libero accesso in un luogo pubblico. Il provvedimento prevede un ordine di allontanamento di almeno 48 ore dal posto dove si è stati colti ad infrangere le regole della civile convivenza e, se non osservato, può subire un’estensione temporale dal questore fino a 12 mesi.
Al momento però nessun Daspo risulta essere stato emanato a Soverato in virtù di un iter non sempre immediato da concretizzare. Per contrastare il problema il sindaco Ernesto Alecci ha infatti preferito affrontare la situazione in sinergia con la Prefettura di Catanzaro, pianificando le azioni da realizzare all’interno di una riunione realizzata nei mesi scorsi che ha portato all’emanazione di circa 20 fogli di via dalla cittadina jonica, per altrettanti cittadini stranieri. Misure evidentemente insufficienti a risolvere il problema.