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Diplomi “facili” all’Itas Chimirri? Una insegnante presenta denuncia

Diplomi “facili” all’Itas Chimirri? Una insegnante presenta denuncia

Scoppia il caso dei privatisti agli esami di Stato all’Itas Chimirri. Ad innescare la miccia è una docente dello stesso Istituto, che si è rivolta - tramite il proprio legale - non soltanto al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico regionale, ma anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

Nel mirino l’ammissione alla prova di maturità di alcuni candidati esterni per l’indirizzo “Sistema Moda Articolazione Tessile Abbigliamento e Moda”. La docente contesta l’operato del Consiglio di classe che ha ammesso agli esami i privatisti «nonostante – si legge nella denuncia – abbiano riportato un giudizio fortemente negativo (2-3 su 10) nelle due discipline di indirizzo per il programma degli anni terzo, quarto e quinto». Spiega ancora il legale che assiste la docente: «Le discipline caratterizzanti lo specifico indirizzo sono state messe in minoranza dal consiglio di classe allargato ai docenti del primo biennio e dunque, a maggioranza, i candidati hanno ottenuto l’ammissione all’esame. Tutto questo è in contrasto con quanto contenuto nell’ordinanza sugli esami di Stato n. 257 del 4 maggio il quale all'articolo 7 punto 8 recita per l’appunto che “il candidato è ammesso all'esame di Stato se consegue un punteggio minimo di sei decimi in ciascuna delle discipline per le quali sostiene la prova”». Ma «nonostante le numerose segnalazioni e denunce rivolte a tutti gli organi competenti, per segnalare le irregolarità (giudizi fortemente negativi, nomina e valutazioni di commissario esterno senza titolo e/o abilitazione) i candidati sono stati tutti promossi con buoni voti. Nessuno – lamenta l’insegnante che ha firmato la denuncia – malgrado le numerose segnalazioni, ha preso provvedimenti né ha vigilato affinchè gli esami stessi si svolgessero in maniera trasparente e regolare, ma al contrario si è lasciato che candidati esterni venissero ammessi agli esami di Stato con voti negativi e che venissero inoltre giudicati e valutati da un commissario esterno, sprovvisto di titoli e/o abilitazioni per la classe di concorso A070».

Fin qui la segnalazione dell’insegnante, mentre le valutazioni dell’Itas, da sempre importante e prestigioso punto di riferimento nel panorama scolastico catanzarese, sono ovviamente di segno opposto. Nella stessa denuncia si sottolinea che agli esami «i candidati summenzionati sono stati tutti promossi con buoni voti».

Alle autorità competenti spetta adesso dipanare la matassa, anche perché la denunciante lamenta un suo “reintegro” seguito da una “successiva esclusione” dai tabulati ministeriali (g.l.r.)

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