Il titolare di un’impresa di pompe funebri di Vibo Valentia è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di truffa aggravata dopo che si è scoperto che aveva provveduto, su incarico del Comune, alla sepoltura di due migranti, le cui salme erano giunte in porto nei giorni scorsi, seguendo una procedura irregolare che gli avrebbe consentito di ottenere un risparmio sui costi del
servizio.
I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, insieme ai militari del Nas e con la collaborazione dell’autorità sanitaria
e del Comune, hanno avviato gli accertamenti che hanno portato alla scoperta della truffa dopo che erano state segnalate nel
cimitero della frazione «Bivona» strane esalazioni provenire da alcuni loculi. Si è scoperto così che le bare che contenevano le
salme di due migranti erano composte solo da zinco, senza la copertura in legno, con conseguente fuoriuscita delle esalazioni
provocate dal processo di decomposizione delle salme.