A bordo dell’auto sulla quale viaggiavano i carabinieri hanno trovato una pistola Beretta calibro 7,65 priva di matricola identificativa nascosta nel portaoggetti dello sportello anteriore lato passeggero. Sulla base di questo ritrovamento sono stati tratti in arresto tre giovani di Isola Capo Rizzuto: Edoardo Morrone, 23 anni, Carmine Ranieri, 18, Carmine Raneri, 22. Per tutti e tre l’ipotesi di reato in concorso è detenzione e porto d’arma clandestina in luogo pubblico.
Ieri, difesi dall’avvocato Luigi Villirilli, i tre ragazzi sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone Marco Bilotta, che ha convalidato il provvedimento dei militari della Stazione di Cutro e applicato a Morrone la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di allontanarsi dall’abitazione tra le 21 e le 8 di ogni giorno; rimessi in libertà senza alcuna misura, invece, gli altri due giovani indagati.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i fatti si sono svolti davanti a un esercizio commerciale isolitano: i militari hanno notato tre persone che stavano per entrare nell’esercizio ma che, non appena scorta la pattuglia, avrebbero deciso di tornare verso l'auto. Gli uomini dell'Arma li hanno subito richiamati e quale prima giustificazione i tre ragazzi avrebbero sostenuto di aver dimenticato il denaro a bordo dell'auto. Il mezzo, di proprietà di Morrone, è stato poi perquisito e durante questa attività è “saltata” fuori la pistola.
Di fronte a tale elemento è scattato l’arresto nei confronti dei tre giovani. La posizione di Morrone, in quanto proprietario dell'auto, è stata ritenuta differente da quella degli altri due passeggeri: secondo quanto sostenuto dal gip, infatti, in quanto proprietario dell’auto e del suo contenuto, avrebbe avuto lui la disponibilità dell’arma.
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