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Arrestato il boss Luigi Mancuso

Arrestato il boss Luigi Mancuso

È finita nel primo pomeriggio di ieri, a Nicotera, l’irreperibilità del boss Luigi Mancuso, 63 anni, capo indiscusso dell’omonimo clan di Limbadi.

Esponente più giovane della cosiddetta “generazione degli 11” – ovvero dei figli del capostipite Giuseppe Mancuso (classe 1902) – Luigi Mancuso aveva ricevuto le redini del “comando” dal fratello Francesco (Ciccio) del ‘29 deceduto nel 1997.

Nel 2014, a distanza di circa due anni dalla sua scarcerazione, il boss – che era sottoposto al regime di sorveglianza speciale – aveva fatto perdere le sue tracce, anche se nei suoi confronti non era stato emesso alcun provvedimento giudiziario. Ieri pomeriggio la fine dell’irreperibilità. Luigi Mancuso, infatti, è stato intercettato dai carabinieri nel corso di un’operazione congiunta dei militari del Reparto operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, della Compagnia di Tropea e della Stazione di Limbadi. E, infatti, proprio a conclusione di un’intensa attività di controllo Mancuso è stato fermato a Nicotera, a bordo di autovettura condotta da un uomo – P. G. le iniziali – con precedenti per armi, che è stato denunciato a sua volta a piede libero per favoreggiamento.

Il boss (che è difeso dall’avv. Francesco Sabatino e dall’avv. Gianni Pittelli) si trova ora detenuto nella casa circondariale di Vibo. Domani comparirà davanti al giudice per la direttissima.

Luigi Mancuso era stato in carcere dal 3 giugno del ‘93 al 21 luglio del 2012 per condanne (associazione mafiosa e traffico di droga) inerenti i processi Tirreno e Count down . Periodo durante il quale (giugno ‘93-novembre 2010) era stato sottoposto al regime di carcere duro.

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