È arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Soveria Mannelli alle 11.40. Respirava a stento. Il tappo di plastica della bottiglietta di acqua con cui giocava le si era incastrato nella gola. Solo il pronto intervento dei medici del nosocomio montano ha scongiurato il peggio.
Protagonista una bimba romena di appena un anno mezzo che, nel giorno di Ferragosto, è stata salvata dai sanitari del presidio del Reventino. Quando la bimba è arrivata, in braccio al papà, non riusciva a respirare. I medici, compresa la gravità del caso, hanno deciso subito di sedarla, intervento non semplice considera la tenera età e soprattutto la non “collaborazione” della piccola. Solo l’illuminazione della laringe con il laringoscopio ha permesso ai sanitari di capire che le vie aeree erano ostruite da un tappo di plastica.
L’estrazione del corpo estraneo è stata molto delicata e complessa, poiché il tappo era di traverso. Dopo una serie di manovre, i medici, in particolare la dottoressa Emilia Pane e l’anestesista Adele Graziano insieme agli infermieri, sono riusciti ad estrarre il tappo ed evitare conseguenze molto più gravi.