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"Reggio e Crotone sono zavorre per far affondare Lamezia"

"Reggio e Crotone sono zavorre per far affondare Lamezia"

Continua a tenere banco la problematica relativa alla gestione unitaria degli aeroporti calabresi. L’associazione “Tra i Due Mari”, composta da imprenditori del Lametino con lo scopo di attivare iniziative per creare sviluppo e, quindi occupazione, interviene sulla questione relativa alla società di gestione dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme, la Sacal, sottolineando, in modo negativo, le decisioni che la società sta mettendo in atto e che riguardano l’aumento di capitale e soprattutto la gestione unitaria dei tre aeroporti Lamezia, Crotone e Reggio Calabria. Tema che tiene banco da più giorni e che ha registrato varie posizioni ed interventi.

Non ultima ma autorevole quella del presidente della giunta regionale Mario Oliverio che ha ritenuto ingiustificate tutte le critiche e le considerazioni fatte sugli aeroporti calabresi. A nome del sodalizio “Tra i Due Mari” intervengono i fratelli Guarasci, responsabili all’interno del sodalizio del settore nautico, che affermano: «Non si può zavorrare e far affondare l’aeroporto accorpando due pesi morti come Reggio e Crotone, non si capisce come non si possa pensare a una metropolitana di superficie di collegamento per l’unico aeroporto baricentrico calabrese attualmente funzionante. Gli imprenditori hanno una logica di sintesi d’impresa rischiando con le proprie risorse, mentre la politica non corre alcun rischio, tanto se va male ci pensa la collettività a pagare e a subirne le conseguenze». Il sodalizio si schiera quindi accanto all’imprenditore Caruso, socio di maggioranza dell’aeroporto lametino, «che rischia in prima persona ma soprattutto anticipa il precipizio dove potrebbe finire l’aeroporto di Lamezia».

Posizione opposta quella invece di Debora Chirico e Pasquale Mancuso, componenti dell’assemblea nazionale del Pd, che naturalmente sono allineati a quanto dichiarato dal presidente Oliverio. «La Regione ha messo in atto due misure di sostegno della Sacal – spiegano i due piddini – la prima è pari a 12 milioni di euro impegnati in comarketing e altri 12 milioni di euro programmati, che hanno già superato il vaglio comunitario, per l’istituzione di nuove rotte tra gli aeroscali calabresi e le mete nazionali e internazionali. Lamezia è chiaramente snodo essenziale e strategico, capofila sicuro di questo nuovo processo non soltanto per le scelte assunte già su scala nazionale ma anche per le determinazioni a supporto di tale condizione, a cominciare dal Piano regionale, intermodale, dei trasporti».

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