Sette persone sono state denunciate in stato di libertà dalla Polizia di Stato di Catanzaro con l'accusa, a vario titolo, di truffa e incauto acquisto. A fare scattare le indagini sono stati alcuni ignari cittadini che si sono visti recapitare da un gestore nazionale di telefonia degli addebiti rateizzati relativi ai costi di smartphone che, in realtà, non avevano mai acquistato.
Elemento centrale della truffa, ricostruita dagli agenti del Commissariato di Catanzaro Lido, è risultato essere un 43enne di Catanzaro che, con la complicità o la negligenza di una operatrice di un punto vendita di telefonia, dopo essere entrato in possesso di dati e copie di documenti d'identità di terze persone, stipulava contratti di tariffazione con annesso acquisto di smartphone a rate.
In tal modo il truffatore entrava in possesso degli apparecchi di ultima generazione che successivamente rivendeva a prezzi concorrenziali, grazie alla complicità di un altro rivenditore.
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