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Allarme all'Affaccio dove l'aria è da Far West

Allarme all'Affaccio dove l'aria è da Far West

Si ritorna a sparare nel quartiere Affaccio, dove i conti – a quanto pare – non si regolano a mezzogiorno ma a sera.

Se mercoledì i pistoleri sono entrati in azione tra le 20 e le 21, ieri sera l’assalto è stato anticipato. Verso le 19,30, infatti, due persone che sarebbero giunte a bordo di una moto, hanno esploso sette colpi di pistola calibro 9 contro il circolo ricreativo “Il Gallo” ubicato praticamente di fronte al Comando dei vigili del fuoco. L’arma e il calibro usato sarebbero gli stessi di mercoledì.

Una vicenda inquietante perché ieri sera di mira è stata presa la struttura gestita da Carmelo Pugliese, zio di Nazzareno Pugliese, il vigile del fuoco discontinuo colpito in modo lieve da un proiettile a un piede, la sera precedente.

E anche in quell’occasione il volume di fuoco non è stato trascurabile, perché gli spari sentiti dai residenti c’erano stati e tutti. Fatto sta che gli uomini della Squadra mobile hanno repertato sul posto (alle spalle della chiesa Sacra Famiglia nei pressi degli alloggi popolari) oltre dieci bossoli di pistola.

Il popoloso quartiere del capoluogo, dunque, in queste ore è stato trasformato in una sorta di Far West, in una terra di nessuno considerato che ieri sera c’è stato chi non ha esitato a premere il grilletto in un’ora in cui in giro c’erano ancora molte persone, senza considerare quelle che si trovavano all’interno del circolo.

Qualche proiettile, infatti, si sarebbe conficcato nelle pareti interne della struttura. Insomma quasi lo stesso copione della sera precedente quando a essere raggiunto da un proiettile a un piede è stato il nipote del gestore del circolo preso di mira ieri sera.

L’intera vicenda assume così contorni complessi e allarmanti. Complessi perché di fatto c’è in giro qualcuno che ritiene di dover fare i conti, a pistolettate, con esponenti della famiglia Pugliese o quanto meno di fare rappresaglie contro di loro; allarmanti in quanto a rischio vi è l’incolumità pubblica. Una vera e propria emergenza che Polizia e Carabinieri stanno cercando di affrontare di petto e di risolvere a stretto giro di tempo. Fatto sta che ieri sera, subito dopo la seconda puntata della serata da Far West all’Affaccio, sono scattate perquisizioni a raffica, così come altre erano state eseguite il giorno precedente. Insomma militari e poliziotti – la cui attività in queste ore viene svolta in perfetta sinergia – stanno cercando di stringere i tempi, di fare terra bruciata attorno al o ai responsabili, di porre fine a una vicenda che rischia non soltanto di sfuggire di mano ma che, viste le modalità d’azione, potrebbe mettere a repentaglio vite umane.

Al tempo stesso gli investigatori dell’Arma e della Polizia si ritrovano fra le mani una matassa più che ingrovigliata nel senso che rimane da chiarire il motivo che ha scatenato quanto accaduto in rapida successione all’Affaccio.

Una logica tra gli spari alle spalle della chiesa Sacra Famiglia e il ferimento del 32enne, la Mobile stava cercando di trovare, anche se lo stesso ferito aveva riferito agli inquirenti di essere stato avvicinato da un uomo, con il volto coperto da un casco, che gli ha sparato contro. Inizialmente – sempre secondo il 32enne avrebbe dichiarato – non si sarebbe neppure reso conto di essere stato ferito al piede. Una versione che presentava e presenta molti punti da chiarire anche in considerazione dei numerosi bossoli rinvenuti. Dopo quanto accaduto ieri sera il quadro delle ipotesi investigative potrebbe essere cambiato anche se nessun elemento utile alle indagini sarebbe emerso dagli interrogatori delle persone che si trovavano sul posto.

Ma se è apparentemente sembra più “chiara” la dinamica del raid compiuto ieri sera al circolo “Il Gallo”, rimangono ancora molti coni d’ombra su quanto potrebbe essere successo la sera precedente a poche centinaia di metri di distanza. C’è stato qualche inseguimento? Chi ha sparato era a piedi oppure in sella a una moto come ieri? Interrogativi ai quali Polizia e Carabinieri in queste ora stanno cercando di dare una risposta.

Shanghai

Grilletti facili e disponibilità di armi nel quartiere Affaccio, uno dei più popolosi del capoluogo, un tempo estrema periferia, nota come Shanghai. Negli anni, infatti, diversi sono stati i rinvenimenti di pistole, fucili e munizioni nella zona praticamente divenuta centrale in considerazione dello sviluppo urbanistico che la città ha registrato.

Grilletti facili all’Affaccio, come quello che, lo scorso giugno, ha premuto un ragazzino di soli 16 anni. In via Savelli ha sparato contro il padre (che è comunque riuscito a rientrare in casa) con una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa. Arma che il ragazzino aveva con sé, che qualcuno gli aveva sicuramente dato. Forse qualcuno della zona, forse di Piscopio, frazione in cui abitava insieme alla madre.

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