Da qualche parte non c’è, altrove non è utilizzabile. L’acqua era e rimane un problema fra i tre colli: ieri è stata l’ennesima giornata di tribolazione, a conferma di quanto la situazione rasenti ormai l’emergenza. Una rete vecchia, che definire colabrodo è quasi eufemismo, continua a rappresentare il cruccio dell’amministrazione comunale: servirebbero milioni e milioni di euro per metterla in sicurezza evitando, allo stesso tempo, perdite idriche che costano care in termini economici.
Il primo disservizio risale alle 10. Comunicazione dell’ufficio acquedotti: «Da qualche ora si stanno registrando disagi nell’erogazione dell’acqua in tutto il centro storico della città e più esattamente nella zona compresa tra via Indipendenza e via Fondachello, compreso il rione Stratò. Gli uffici comunali, allertati da qualche segnalazione, hanno potuto constatare che i serbatoi presentano un livello dell’acqua come se il servizio fosse regolarmente in funzione. Sono stati, quindi, subito avviati gli opportuni controlli per individuare eventuali perdite sulla rete. Al momento la fuoriuscita non è stata ancora rilevata. Seguiranno, dunque, aggiornamenti».
Secondo problema alle ore 10,15. Comunicazione ancora più secca sempre da Palazzo De Nobili: «Per consentire il riempimento del serbatoio comunale Petrosa, nel quartiere Gagliano, è stata interrotta l’erogazione del servizio idropotabile per tutte le utenze di via per Gimigliano e di zona Petrosa».
Di aggiornamenti, nelle ore successive, non ne sono arrivate. E il centro storico è rimasto a secco. Pare che il problema si sia verificato a causa di una rottura fra il Tribunale e via Turco, dove ieri pomeriggio sono entrate in azione le squadre di operai con tanto di bobcat. È scoppiata, nel frattempo, la terza e probabilmente più grave emergenza. “Epicentro”, stavolta, nel quartiere Santa Maria. «È fatto divieto di utilizzare per il consumo umano quale il lavaggio e la preparazione degli alimenti, l’igiene orale, il lavaggio di stoviglie o utensili da cucina, il lavaggio di apparecchiature sanitarie ed il lavaggio di oggetti dell’infanzia l’acqua erogata dalla rete idrica comunale nel quartiere Santa Maria fino alla verifica della conformità del parametro dei coliformi totali», sentenzia un’ordinanza del sindaco Abramo. Che spiega: «Il dipartimento Prevenzione dell’Unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asp ha comunicato che l'acqua destinata al consumo umano prelevata in piazza Procopio, a seguito dei controlli effettuati è risultata non conforme per il parametro microbiologico dei coliformi totali; pertanto – continua l’ordinanza – l’acqua non è idonea al consumo umano». Il liquido si può usare invece per la pulizia della casa e il funzionamento degli impianti sanitari, oltre che per fare la doccia. Tutto ciò fino ordine contrario.