Buca qui, sfonda lì che forse stavolta la troviamo. Si è andati avanti a tentoni fino a ieri sera, nella speranza di ridare l’acqua al centro storico del capoluogo di regione. E la cronaca racconta di fallimenti a ripetizione fino alla buona notizia.
Ruspe e operai al lavoro su tutta via Indipendenza, la strada che collega la zona nord della città con il centro storico costeggiando anche il Tribunale. Ma fino alle 19 la ricerca del punto esatto in cui la rete si è spaccata era risultata vana. Poi, quando stava subentrando il pessimismo, la schiarita si è materializzata in uno zampillo a pochi metri dal Palazzo di Giustizia.
Trovato il punto di rottura, i lavori sono andati avanti fino a notte inoltrata. Se tutto filasse liscio, tra oggi e domani l’erogazione idrica dovrebbe tornare alla normalità. Quelli appena trascorsi sono stati giorni di grande sofferenza per migliaia di persone, senza contare gli esercizi commerciali, gli uffici pubblici. E le scuole, dodici delle quali oggi resteranno chiuse su disposizione del sindaco Abramo, che fino a notte ha seguito personalmente l’andamento dei lavori proprio sotto le finestre della Procura della Repubblica.
Già giovedì pomeriggio in piazza Prefettura e in piazza Roma sono entrate in azione le autobotti per rifornire i residenti. Stesso discorso ieri e oggi, in attesa che l’allarme rientri definitivamente. I dipendenti dell’ufficio acquedotto hanno lavorato senza sosta: manovre tecniche e un bypass hanno comunque permesso di rifornire per qualche ora il centro storico, lasciando tuttavia a secco le utenze del popoloso quartiere San Leonardo.
Risolto l’aspetto contingente, rimane sul tavolo il problema di fondo: da una parte c’è una rete idrica comunale vecchia e usurata, dall’altra una condotta Sorical che la rifornisce dopo aver percorso più di dieci chilometri sul letto del fiume Alli con inevitabili pericoli di rottura in caso di piena. Più volte il Comune ha battuto cassa alla Regione, sollecitando finanziamenti su entrambi i fronti. Ma al di là di promesse e impegni verbali il piatto è rimasto vuoto. Una situazione ribadita giovedì anche al prefetto Maria Luisa Latella, che ha convocato tutti intorno a un tavolo chiedendo chiarimenti su quanto sta accadendo nel capoluogo.
Caldissimo il fronte politico. L’opposizione è scatenata: «Viene da sorridere – scrivono otto consiglieri in una nota – pensando a tutte le promesse distribuite in campagna elettorale e alla retorica del sindaco pragmatico che sa amministrare, se non ci fosse al contrario da piangere, pensando allo stato di assoluto abbandono in cui vengono lasciati i cittadini catanzaresi. La gestione dei problemi relativi al servizio idrico è stata francamente vergognosa. Certo, un guasto può capitare sempre, ma la questione qui è evidentemente un’altra, ovvero la ripetitività dei disservizi, la lampante incapacità di risolverli, la scarsa cura per i cittadini».