La Sezione regionale di Controllo della magistratura contabile a seguito della pubblica udienza alla quale ha partecipato il presidente Mario Oliverio ha "parificato" il rendiconto della regione Calabria relativo all'esercizio 2016 con l'esclusione di alcune poste tra cui la somma di 27 milioni di euro derivante dall'estinzione anticipata di derivati. Il risultato di amministrazione dell'esercizio è pari ad oltre 949 milioni di euro che però "non sono sufficienti a coprire la totalità delle quote vincolate, destinate ed accantonate che ammontano complessivamente a 1 miliardo e 65 milioni di euro determinando un disavanzo sostanziale pari a 116 milioni".
Dalla relazione del consigliere massimo Balestieri é emerso, tra l'altro, che la Regione ha violato le disposizioni finalizzate al contenimento della spesa per il lavoro flessibile e lo stesso Ente ne ha preso atto. È stato rimarcato che, con riferimento al Por Calabria 2007/2013 non gestito dall'attuale amministrazione regionale, si sono perse risorse pari a 41 milioni di euro per la mancata spesa del fondo sociale europeo (Fse) che è quello direttamente interessato favorire il lavoro e l'occupazione evidenziando una palese difficoltà della regione a sfruttare pienamente le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea.
Il Presidente Oliverio nel suo intervento di replica ha affermato che per ovviare alle perdite relative alle passate amministrazioni regionali sono stati messi in atto dei progetti retrospettivi e assunte iniziative di monitoraggio per recuperare i ritardi. Oliverio ha anche denunciato l'onere dei continui pignoramenti per somme non dovute, che ingolfano e rallentano gli uffici regionali. Quanto ai derivati, ha dichiarato di aver fortemente voluto il riaccantonamento delle somme dovute e ha chiesto alla Sezione controllo un incontro tecnico per chiarire i punti che non convincono la Corte dei conti.