Benvenuti a Trepidò, Sila crotonese, terra di nessuno. Oggetto delle cronache di questi ultimi giorni non per le iniziative del ponte di Ognissanti, ma per una impressionante escalation di episodi criminosi, l’ultimo dei quali si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì.
Un incendio sulla cui natura sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco, ha distrutto buona parte della stazione di comando degli impianti di risalita del Villaggio Palumbo, di proprietà della Scalise Sport Group: società di due fratelli di Crotone, Armando e Salvatore Scalise.
Le fiamme hanno causato danni irreparabili alle attrezzature di gestione della seggiovia a tre posti, e ci sono volute diverse ore di lavoro prima che i Vigili del Fuoco del distaccamento di Petilia Policastro, con l’ausilio di un’autobotte giunta dal Comando provinciale di Crotone, potessero avere ragione del rogo. Non c’è chiaramente ufficialità, ma sembra davvero remota l’ipotesi di un accadimento accidentale. Molto più probabile la matrice dolosa dell’accaduto, a seguito dell’azione di ignoti. Tant’è che le piste investigative battute in queste ore dai Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, diretta dal capitano Marco D’Angelo, e da quelli della Stazione cittadina di Cotronei, tendono anche a valutare se ci possano essere collegamenti tra il fuoco della notte di Halloween e i furti che si sono verificati di recente sempre all’interno del Villaggio turistico. Prima dell’episodio di ieri notte, ricordiamo, il furto di sette quad in un’autorimessa di un operatore economico della struttura ricettiva, poi la denuncia da parte di alcuni proprietari di case vacanza di otto furti in altrettanti appartamenti, in un immobile composto da venti unità abitative e di infine un’incursione in un appartamento di un imprenditore, dove ignoti hanno lasciato 4 cartucce di fucile sul tavolo del soggiorno. Furti e intimidazioni non sono proprio il miglior biglietto da visita da esibire in vista della prossima stagione turistica invernale, che potrebbe essere a questo punto seriamente compromessa dal mancato o parziale funzionamento degli impianti di risalita.
Dopo quanto accaduto alle attrezzature dell’impianto di risalita, il livello di guardia si ritiene sia stato superato. Se ne dice convinto il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, che già dopo i primi due episodi criminosi aveva denunciato il mancato accoglimento da parte delle autorità preposte del suo grido d’aiuto. «Sono ormai quasi due anni – sottolinea il primo cittadino del centro presilano – che nelle sedi preposte sto chiedendo provvedimenti mirati ad un maggiore controllo del territorio montano, ma al momento non ho avuto risposta».
Il sindaco di Cotronei rende noto che lunedì 6 novembre, è già stata calendarizzata in prefettura a Crotone, la riunione del Comitato dell’ordine e sicurezza pubblica sui fatti di Villaggio Palumbo. «Sto seriamente valutando – riprende Belcastro – di rassegnare in quella sede le mie dimissioni davanti al Prefetto, per esprimere il disagio e l’impossibilità di agire da parte dell’amministrazione comunale di fronte ad una tale situazione».
Una situazione in effetti assai preoccupante considerata la progressione degli episodi criminali avvenuti nell’ultimo mese nella località turistica della Sila crotonese.