Catanzaro
Quaranta nuclei familiari senza stipendio ormai da mesi. È la denuncia che arriva dai lavoratori dell’impianto per il trattamento dei rifiuti di Alli, a Catanzaro.
La loro istanza fa riferimento alla società che gestiva fino al 18 novembre scorso l’impianto, la Daneco, l’azienda milanese che ha chiesto il concordato preventivo per evitare il fallimento. I lavoratori sono ormai esasperati e chiamano in causa il «bullismo burocratico» del quale si sentono vittime considerando che «dobbiamo chiedere persino l’elemosina dello stipendio, una condizione umiliante».
Tra gli arretrati che avanzano ci sono circa quattro mensilità, il Tfr di cinque anni, persino i buoni pasto di quaranta mesi di lavoro e parte della contribuzione Inps che non sarebbe stata versata. Tanti soldi, insomma, che vanno a colpire numerose famiglie peraltro in un periodo come sempre “delicato” sotto il profilo delle spese. Ma qui il problema non è tanto il Natale, è la quotidianità che rischia di restare senza le risorse necessarie ad assicurare la dignità dei nuclei familiari.
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