Inquinamento marino e abusivismo. È il cocktail micidiale denunciato dall’associazione catanzarese “Amici del mare”. Sono 96 gli scarichi abusivi a mare e lungo le aste fluviali censiti dall’associazione ambientalista, che da anni segnala un fenomeno diffuso e generalizzato che non risparmia nessuna provincia calabrese.
Dallo Jonio al Tirreno la presenza di condotte abusive che sversano lungo le coste regionali liquami non depurati è, per l’associazione, una certezza di cui ha informato la Procura di Catanzaro, dove ha depositato la mappa dettagliata dei punti in cui avvengono gli scarichi abusivi.
Le ricerche svolte negli ultimi anni dall’associazione, che già nel 2014 aveva allertato tutte le Procure calabresi, hanno accertato l’esistenza di un sistema a causa del quale solo il 40% dei reflui fognari verrebbe collettato regolarmente ai depuratori, mentre il restante 60% si disperderebbe nei fiumi e in mare, attraverso le condotte abusive che si trovano lungo tutto il tracciato delle reti fognarie comunali che arrivano ai depuratori.
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