Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 24 Novembre 2024

'Ndrangheta, giovane arrestato

Polizia Comiso

Personale della Squadra mobile di Catanzaro e del Commissariato di polizia di Lamezia, su disposizione del Tribunale del capoluogo, ha arrestato un giovane, Giuseppe Paone, di 23 anni, disoccupato. Paone era già stato arrestato nel febbraio dello scorso anno nell'ambito dell'operazione "Nuove Leve" a conclusione di indagini condotte dalla stessa Squadra mobile e Commissariato, con il coordinamento del Procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e del pm Elio Romano, sotto le direttive del Procuratore Nicola Gratteri. "Le investigazioni - riferisce un comunicato della Questura - avevano permesso di accertare l'esistenza di un gruppo di soggetti al soldo dei capi della cosca Giampà, sottoposti a stato di detenzione, che si erano adoperati per rinsaldare le fila della menzionata consorteria con l'intento di continuare nell'esercizio delle attività estorsive sul territorio. Il provvedimento che ha colpito oggi Giuseppe Paone è conseguenza della decisione della Corte di Cassazione che aveva rinviato al Tribunale per un riesame dei motivi che avevano determinato il Gip all'emissione del provvedimento cautelare successivamente alla decisione del Tribunale della Libertà che aveva disposto la scarcerazione dell'indagato. La decisione adottata dal Tribunale di Catanzaro, che ha disposto il ripristino del provvedimento cautelare, ritiene Paone, soggetto intraneo al gruppo delle nuove leve con compiti operativi finalizzati alla realizzazione delle attività estorsive. Nello specifico il giovane è ritenuto responsabile di atti intimidatori mediante il posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi di attività commerciali, oltre che aver provveduto al prelievo di denaro direttamente dagli imprenditori vittime delle richieste estorsive". "Paone - é detto ancora nel comunicato della Questura - viene riconosciuto come soggetto destinatario di messaggi provenienti dai maggiorenti della cosca Giampà e contenenti ordini di porre in essere atti intimidatori nell'interesse della consorteria criminale, recapitarli ad ulteriori destinatari o realizzarli direttamente". (ANSA)

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