Lavanderie, pompe funebri, distribuzione di prodotti vinicoli anche all’estero tramite l’azienda “Cav. Antonio Malena 1949 Srl”, rifiuti e prodotti da forno: nessuna attività economica sfuggiva ai “tentacoli” della cosca cirotana colpita dall’operazione “Stige”.
Salvatore Morrone, il presunto reggente della storica ‘ndrina Farao-Marincola, secondo gli investigatori dei Carabinieri e della Procura antimafia, tramite suo figlio Francesco, tra le altre cose, sarebbe anche riuscito ad imporre le forniture del suo pane ad alcuni venditori ambulanti crotonesi, in occasione della Festa di Capocolonna che tiene ogni anno a Crotone per la seconda domenica di maggio.
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