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Killer macedoni per una vendetta, due condanne

giustizia

La Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva le condanne di Giuseppe Patania, 38 anni, di Stefanaconi (Vibo Valentia) e Salvatore Callea, 51 anni, originario di Oppido Mamertina (Reggio Calabria) ritenuti responsabili del tentato omicidio di Rocco Ieranò, avvenuto il 25 luglio del 2012 nell’ambito di uno scambio di killer e favori fra i clan del Vibonese e del Reggino.

Dieci anni di reclusione a testa la condanna per Giuseppe Patania e Salvatore Callea, accusati di aver reclutato dei killer macedoni residenti in provincia di Viterbo per compiere l’agguato su mandato dei Fossari di Melicucco, alleati dei Patania di Stefanaconi. Ventimila euro il compenso pattuito con i killer, poi passati fra i collaboratori di giustizia. Il fatto di sangue sarebbe stato programmato per vendicare la morte di Francesco Fossari, ucciso a Melicucco il 2 agosto 2011 da Rocco Ieranò, poi divenuto pure lui collaboratore di giustizia.

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