Avrebbe ucciso per motivi personali. Non ha voluto dire altro Salvatore Gerace agli agenti che lo portavano in Questura. Pochi minuti prima il 57enne aveva ammazzato Giuseppe Parretta, 18 anni compiuti da poco, sparandogli contro diversi colpi con una pistola a tamburo nella casa in cui il ragazzo viveva con la madre e due fratelli più giovani. Poi si era barricato in casa e agli agenti della Volante accorsi sul posto ha detto che avrebbe parlato soltanto con il magistrato.
La tragedia che ha sconvolto la città di Crotone si è consumata ieri attorno alle 16.40 in via Ducarne, una delle strade più suggestive del centro storico, all’interno di Palazzo Lucifero, che al piano terra ospita la sede dell’associazione “Libere donne”, fondata qualche anno fa da Caterina Villirillo, la madre del giovane ucciso. Qui la donna vive assieme alla famiglia. Nello stesso stabile, con ingresso a fianco, c’è l’abitazione di Salvatore Gerace
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