La Squadra mobile di Crotone ha arrestato Gianluigi Foschini, di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto l’autore dell’omicidio di Francesco Macrì, di 73 anni, morto il 14 agosto 2014 dopo essere stato ferito l'11. La misura, per i reati di omicidio premeditato con l'aggravante mafiosa, è stata disposta del gip distrettuale di Catanzaro, che ha fatto propri i risultati dell’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Crotone.
All’origine del delitto, secondo la ricostruzione degli investigatori, c'è una lite conclusa con uno schiaffo che
Francesco Macrì ha dato a Foschini davanti ad una pizzeria nel luglio 2014. Qualche settimana dopo il 73enne fu vittima di un
agguato portato a termine da due persone con il volto travisato che a piedi lo avvicinarono mentre era seduto al tavolino di un
bar nel centro di Crotone. I due spararono tra la folla, incuranti della presenza di tanti bambini seduti all’aperto ai
tavoli di una pizzeria vicina. Macrì venne colpito da quattro dei sette colpi esplosi, ma morì tre giorni dopo nell’ospedale
di Crotone per le ferite riportate.
Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della pizzerie che ripresero la scena, ed altri video delle telecamere
della zona, i detective della Mobile hanno ricostruito tutti i movimenti dei due killer individuando in Foschini uno dei due
esecutori. In seguito ad intercettazioni e attività di monitoraggio dell’uomo, gli investigatori hanno avuto la
certezza che si trattasse di uno dei sicari.
«Il delitto - ha spiegato il dirigente della Squadra mobile Nicola Lelario a proposito della competenza della Dda sulla
vicenda - si inserisce in contesti di criminalità organizzata perché, visto i soggetti coinvolti, non si può ritenere scevra
di contaminazioni della criminalità organizzata».
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