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Faida del Vibonese, chiesti quattro ergastoli

Faida del Vibonese, chiesti quattro ergastoli

Un omicidio per vendicarne un altro, come nella migliore tradizione ’ndranghetistica mentre si sta svolgendo il funerale del primo. Ma soprattutto un delitto per affermare la supremazia sul territorio. Ha parlato per quasi cinque ore il pm antimafia Camillo Falvo, ieri, davanti ai giudici della Corte d’Assise di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin, dove si sta svolgendo il processo per l’uccisione di Fortunato “Nato” Patania avvenuta il 18 settembre 2011. Alla sbarra il gruppo di fuoco dei cosiddetti Piscopisani che avrebbero dichiarato guerra ai Patania di Stefanaconi dopo l’agguato mortale ai danni di Michele Mario Fiorillo, messo a segno due giorni prima, il 16 settembre 2011. E proprio da questo fatto di sangue il sostituto procuratore ha snocciolato la sua requisitoria ricostruendo nei minimi dettagli la guerra di mafia che per mesi, tra il 2011 e il 2012, ha sparso sangue nel Vibonese.

Il pm ha chiesto la condanna all’ergastolo per Rosario Battaglia detto “Sarino”, Rosario Fiorillo alias “Pulcino” e Salvatore Tripodi, ritenuti organizzatori e mandanti dell’omicidio; sempre l’ergastolo per Francesco La Bella considerato l’esecutore materiale insieme al già condannato Moscato; 21 anni e 4 mesi per Pietro Russo che insieme a Fiorillo avrebbero prelevato i killer su due scooter.

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