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Catanzaro, sigilli al depuratore

Catanzaro, sigilli al depuratore

Ci sarebbero stati sversamenti in mare dal depuratore di Lido, in località Verghello. Per questo la Capitaneria di porto ha apposto i sigilli all’impianto, in attesa di un vertice previsto nelle prossime ore in Procura. Ieri l’impianto era regolarmente in funzione, ma un cartello affisso al cancello sbarrato avvisava dell’apposizione dei sigilli.

Da anni il depuratore di Lido è nell’occhio del ciclone perché ormai inadeguato ai volumi di reflui da trattare. Il progetto per il nuovo impianto da 20 milioni di euro, localizzato sempre nella valle del Corace, resta però impantanato nelle pastoie burocratiche. E intanto si stima che il 30% delle utenze cittadine non sia collegato alla rete fognaria. Proprio in quest’ottica il progetto elaborato dal Comune e destinato all’affidamento in gestione ai privati prevede anche la realizzazione di nuove condotte da collegare al nuovo depuratore.

Il sequestro ha immediatamente sollevato le critiche dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale. «Che fine ha fatto – domanda Eugenio Riccio – quel mega-appalto che doveva dare alla città un depuratore nuovo?»

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