Ergastolo confermato dalla Corte d'assise d'appello di Catanzaro nei confronti di Bruno Emanuele, 45 anni di Gerocarne e di Vincenzo Bartone, 49 anni di Sorianello. I due imputati, già condannati al carcere a vita nel 2016 dalla Corte d'assise, sono ritenuti responsabili del duplice omicidio dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo, trucidati a colpi di fucile caricato a pallettoni raffiche di kalashnicov il 2 2 aprile del 2002 nei pressi dell'acquedotto di Gerocarne.
A carico di Emanuele e Bartone il Pg Salvatore Di Maio aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
Il delitto dei fratelli Loielo, secondo quanto emerso, sarebbe stato compiuto nell'ambito dello scontro per il controllo delle attività criminali nelle preserre vibonese, territorio peraltro già segnato dalla faida tra i Maiolo e i Loielo. Guerra di 'ndrangheta che sarebbe stata aggravata proprio dagli interessi avanzati da Bruno Emanuele intenzionato a guadagnare nuovi spazi e che raggiunse l'apice proprio con l'agguato ai fratelli Loielo.