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Venerdì 22 Novembre 2024

Ricatto sessuale: truffato 35enne

Ricatto sessuale: truffato 35enne

Lo hanno costretto sotto ricatto a versare fino a 27mila euro. Il gip del Tribunale di Mantova Gilberto Casari ha mandato a processo una coppia di fidanzati, lui, 34 anni di Goito, lei 25enne di Redondesco della provincia di Mantova. La vittima caduta nella trappola delle truffe online è un trentacinquenne residente a Badolato. La vicenda ha inizio nel febbraio 2016, quando la giovane, con la complicità del suo fidanzato, sotto il falso profilo di Lucia Verdi di Udine, contatta tramite Facebook il ragazzo di Badolato, facendogli credere di essere sessualmente disponibile. Il giovane cade nella trappola, intreccia una “relazione” via chat con la sua aguzzina e diventa vittima di un vero e proprio ricatto sessuale. La fantomatica Lucia comincia a chiedergli dei soldi, raccontando all’inizio alla sua preda di aver bisogno di denaro per pagare le spese sanitarie per la grave malattia del padre. Il trentacinquenne, ormai completamente circuito dalla giovane donna, sborsa le prime somme di denaro che vengono versate su una carta Postepay, che si è scoperto essere intestata al fidanzato e complice della finta Lucia. Le richieste della venticinquenne, sia tramite whatsapp che tramite semplici messaggi, si fanno sempre più insistenti e più esose, sotto la minaccia che se, non avesse versato il denaro richiesto, lei avrebbe divulgato il materiale a contenuto erotico scambiato via chat. Spaventato dalle conseguenze per la sua reputazione dell’eventuale pubblicazione di foto e video compromettenti, il giovane continua a pagare dando fondo a tutti i suoi risparmi. Ma non basta, ed è costretto a chiedere soldi ai suoi genitori e ad accendere dei finanziamenti con Findomestic per soddisfare le continue richieste della coppia che arriva a minacciarlo anche di morte. Il trentacinquenne badolatese piomba in un vero e proprio incubo che va avanti per un anno, finché i suoi genitori decidono di mettere fine alla brutta storia in cui è incappato il figlio e si rivolgono ai carabinieri della Stazione di Badolato. I militari raccolgono la denuncia, avviano immediatamente le indagini e nell’arco di 24 ore risolvono il caso, identificando i due fidanzati, che vengono accusati di estorsione in concorso fra loro. Su indicazione dei carabinieri di Badolato, vengono effettuate delle perquisizioni a casa dei due, dove vengono rinvenuti e sequestrati i cellulari da cui erano partite le minacce e le richieste di denaro ai danni del malcapitato. Ennesimo caso, dunque, di un fenomeno sempre più diffuso, conosciuto come sex extortion, che miete le sue vittime sul web, attraverso esche sessuali che tentano l’approccio con gli utenti del web proprio allo scopo di spillare denaro a chi incautamente cade nella loro rete.

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