Otto componenti lo stesso nucleo familiare sono rimasti intossicati da monossido di carbonio ma sono stati salvati dai medici del pronto soccorso dell'ospedale di Soveria Mannelli. Per tre di loro è stato disposto il trasferimento, con l'eliambulanza, nel Centro specialistico di Palmi sede della camera iperbarica, presidio fondamentale per la disintossicazione da monossido di carbonio. Il primo a presentarsi al pronto soccorso, accompagnato dai familiari, riferisce una nota dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, è stato, giovedì scorso, un quarantenne che accusava uno stato di prolungata sonnolenza. Gli esami hanno indirizzato i medici verso la diagnosi di intossicazione acuta da inalazione da monossido di carbonio.
E' quindi scattata l'emergenza medica per assicurare al paziente le misure più adeguate con il supporto rianimatorio e utilizzando sia i presidi disponibili localmente, sia attivando l'immediato trasferimento a Palmi. Intanto, anche altri familiari, abitanti tutti nella stessa palazzina, hanno mostrato gli stessi sintomi e, portati al Pronto soccorso di Soveria Mannelli, hanno mostrato lo stesso problema. Gli ulteriori sette casi, riferisce l'Asp, "ha configurato un quadro di probabile 'intossicazione ambientale' per cui il medico di guardia del Pronto soccorso ha allertato gli organismi istituzionali: il sindaco, l'Arpacal, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli Uffici tecnici dell'Asp, sia per attivare urgenti iniziative protettive, come lo sgombero totale del fabbricato, ma anche l'individuazione della causa che ha determinato la contaminazione con l'eventuale successiva bonifica. Anche la presenza dei vertici dell'Azienda - prosegue la nota - si è dimostrata efficace, per il continuo contatto con il direttore generale Giuseppe Perri e con il direttore sanitario dei Presidi associati dell'Asp Antonio Gallucci, che è giunto al pronto soccorso montano".
"Il neo-direttore della centrale operativa del Suem 118 di Catanzaro Antonio Talesa - conclude la nota - ha disposto per Soveria Mannelli tre trasporti con il servizio elicotteri, per altrettanti pazienti, destinati a Palmi. Inoltre sono state messe a disposizione altre due ambulanze per il trasporto per gli altri due intossicati, questi ultimi, rispetto ai primi, però con minore impegno clinico. Una vicenda grave che, grazie alla sinergia di tutti, si è risolta favorevolmente per i cittadini coinvolti".