Con undici condanne per più di 116 anni di reclusione di è concluso davanti al Tribunale di Crotone il procedimento ordinario scaturito dall'operazione antimafia Kyterion messa a segno nel gennaio 2015 e nel gennaio 2016 contro la cosca di Cutro dei Grande Aracri ed un presunto clan alleato facente capo al gruppo dei Riillo di Isola Capo Rizzuto. Associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e concorso esterno, i reati contestati agli imputati dalla Procura antimafia presente alla lettura della sentenza con gli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Capomolla e col sostituto Domenico Guarascio
Il collegio del tribunale pitagorico presieduto da Marco Bilotta ha inflitto la condanna più pesante al 58enne di Isola Capo Rizzuto Domenico Riillo, accusato di associazione mafiosa e reati estorsivi. Quindici anni di reclusione è la condanna decisa per il 46enne di Cutro Vito Martino considerato uomo di spicco del clan Grande Aracri. Condannato anche l'avvocato 48enne Rocco Corda, nipote del boss di Cutro. Al professionista, il collegio ha inflitto una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione dopo aver riqualificato l'accusa in concorso esterno in associazione mafiosa. L'avv. Corda è stato sospeso per 3 anni dall'esercizio della professione forense. I giudici hanno inoltre inflitto 12 anni a Santo Maesano, 7 anni ciascuno ad Albano e Leonardo Mannolo; 11 anni ad Antonio, Giuseppe e Carmine Riillo; 10 anni a ciascuno a Alfonso Pietro Salerno e Salvatore Scarpino. Gli imputati sono stati condannati al risarcimento delle costituite parti civili e al pagamento di una provvisionale di 30mila euro a favore dell'associazione "Libera".