Detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. È questa l’ipotesi di reato che è stata contestata ad Andrea Menniti, 71 anni, ex sindaco del Comune di Badolato. L’arresto è stato eseguito sabato pomeriggio dai militari della Stazione cittadina dei carabinieri. Il provvedimento ha destato un certo scalpore nella cittadina del basso Ionio per la notorietà dell’ex amministratore comunale.
L’uomo è stato fermato dai carabinieri, nel corso di uno dei servizi che generalmente vengono predisposti per il controllo sulla circolazione stradale.
Durante lo svolgimento dei controlli di rito, Menniti avrebbe mostrato segni di nervosismo; a quel punto, un’ispezione più accurata ha permesso ai militari di rinvenire alcuni grammi di cocaina, suddivisa in dosi, probabilmente pronta per essere ceduta a terzi. La successiva e conseguente perquisizione in casa, eseguita sia in un immobile situato a Badolato Borgo che nell’abitazione di domicilio di Menniti nella zona marina ha permesso ai carabinieri di reperire indizi che hanno confermato l’ipotesi dell’attività di spaccio, che era emersa dall’iniziale controllo del veicolo.
Menniti è stato, quindi, tratto in arresto ed oggi dovrebbe aver luogo l’udienza di convalida. Un arresto che non è passato inosservato, come si diceva, perché Menniti ha ricoperto il ruolo di sindaco della cittadina ionica, portando a termine l’intero mandato, nel quinquennio che va dal 1980 al 1985, a capo della lista civica denominata “L’aratro”. Nel giugno 2004 Menniti si presenta nuovamente alle elezioni comunali, come candidato a sindaco della lista “L’arcobaleno”, un’aggregazione civica che scende in campo in contrapposizione alla lista “Cinquestelle”, con a capo l’attuale sindaco Gerardo Mannello. Menniti viene eletto, ma la sua esperienza politica terminerà prima della scadenza naturale nel 2007, con le dimissioni congiunte rassegnate da alcuni assessori della sua giunta e dai consiglieri della minoranza che hanno sancito la fine prematura della seconda amministrazione targata Menniti.
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