Un inquietante “tiro al bersaglio”, perché obiettivi da centrare sono abitazioni con persone dentro, all’ora di cena o a quella di pranzo.
Era accaduto all’inizio di febbraio a San Gregorio d’Ippona, centro del Vibonese, ed è riaccaduto ieri. Alcuni colpi di pistola (presumibilmente due) sono stati, infatti, sparati intorno alle 13 contro il portone d’ingresso di una casa di via Scesa San Nicola, nei pressi della Caserma dei carabinieri e della chiesa. E se un mese fa, fortunatamente non era rimasto ferito nessuno (all’ora di cena nell’abitazione si trovavano il vicesindaco Saverio Curello e la sua famiglia) ieri le cose sono andate diversamente. Uno dei proiettili, infatti, ha rotto il vetro del portone e ha centrato una donna alla caviglia. In pratica la pallottola è entrata e uscita provocando a L.G. di 66 anni, casalinga, la frattura del malleolo. La donna subito soccorsa è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo dove è stata curata e dimessa con una prognosi di trenta giorni.
Sull’inquietante vicenda – cartina tornasole dei metodi violenti in auge nel piccolo centro – immediate sono scattate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Vibo e della locale Stazione, al vaglio dei quali ci sarebbe la posizione di un uomo del posto, nei confronti del quale sarebbero stati adottati provvedimenti. Tuttavia rimane la gravità del gesto che avrebbe potuto avere conseguenze ben più tragiche.
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