Nella tarda mattinata di sabato 24 marzo 2018, la Polizia di Stato ha tratto in arresto G. P., classe ’80, per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti dell’ex compagna. La donna, qualche giorno prima, aveva denunciato presso gli uffici della Divisione Anticrimine della Questura di Crotone che ha svolto le indagini, il comportamento dell’ex compagno, dal rapporto con il quale è nata una bambina. La donna, nell’esporre i fatti, aveva dichiarato di essere vittima di allarmanti condotte, consistenti in violenze verbali e fisiche nonché continue minacce, iniziate a partire dal 2010 e tuttora in corso. Anche nella giornata precedente all’arresto, personale della Squadra Volante era intervenuto presso la sua abitazione in quanto l’ex compagno pretendeva di entrare per prendere con sé la figlia, minacciando la donna di tagliare la testa a lei e a tutta la sua famiglia.
Gli operatori intervenuti cercavano di tranquillizzare la donna che si recava poi in Questura per formalizzare un seguito della pregressa denuncia. Nondimeno, sulla scorta di quanto già dichiarato precedenza, il pubblico ministero, su proposta avanzata dalla Divisione Polizia Anticrimine, ha richiesto l’emissione di una misura cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari che emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere, data la gravità degli elementi e delle condotte emerse a carico dell’uomo. La misura veniva eseguita da personale della Squadra Mobile, unitamente a personale della Squadra Volante, che traeva in arresto l’indagato, che veniva tradotto presso la locale casa circondariale a disposizione della locale A.G.
L’arresto eseguito nella giornata di venerdì è la palese dimostrazione di quanto essenziale sia, per l’Autorità Giudiziaria e per le Forze dell’Ordine, la denuncia e la collaborazione attiva delle vittime dei reati di stalking e maltrattamenti in famiglia, tanto da aver permesso di dare una ferma e tempestiva risposta alle brutali e violente condotte poste in essere dall’ex compagno della vittima.