Un omicidio premeditato, pensato, covato per la Procura di Vibo Valentia che impugna la sentenza. Quella attraverso cui, lo scorso 16 novembre, il gup al termine del processo con rito abbreviato ha condannato a 15 anni e sei mesi di carcere Alex Orfei, di 33 anni (che si trova ai domiciliari), per l’omicidio di Werner De Bianchi, deceduto a seguito di un violento pestaggio e di una coltellata infertagli nell’agosto del 2016 nel parcheggio di un market di Santa Domenica di Ricadi.
Un fatto di sangue che destò scalpore per la brutalità dell’aggressione (compiuta da Orfei e da tre romeni dipendenti del circo sotto processo davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro) maturata nell’ambito di dissappori tra i due circensi per un ingaggio andato male e per un debito di mille euro contratto con l’Orfei (difeso dall’avv. Salvatore Staiano) dal fratello della vittima costituitosi parte civile unitamente ad altri ventisette familiari attraverso l’avv. Riccardo Rosa e l’avv. Marco Rosa, i quali nella loro discussione avevano sostenuto con forza la premeditazione.
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