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Tentata rapina all'ufficio postale

Tentata rapina all'ufficio postale

Come il perfetto copione di un film, la tentata rapina di ieri mattina alle Poste di via Coniugi Crigna è avvenuta nel giorno in cui molti anziani erano in fila per riscuotere la pensione come fosse un giorno normale. Ma così non è stato, poiché uno dei malviventi armato di pistola, si è introdotto nell’ufficio postale a volto scoperto creando fin da subito preoccupazione e scene di panico.

L’unione degli utenti ha però fatto la forza, consentendo agli impiegati di avere il tempo necessario per far scattare l’allarme e far desistere l’uomo che, probabilmente aiutato da due complici, nel caos generale è riuscito a scappare dallo stabile, dileguandosi a piedi tra la folla che nel frattempo si era formata all’esterno dell’ufficio postale.

Fuga fortunatamente senza malloppo costata però non poco spavento agli ignari cittadini in attesa del proprio turno agli sportelli, tanto che uno degli impiegati che ha visto il malvivente puntargli contro la pistola intimandogli la consegna del denaro, è stato prontamente soccorso dai colleghi con acqua e zucchero per evitare uno svenimento da panico. Sulle tracce del responsabile della tentata rapina e dei due presunti complici si sono subito messi i Carabinieri della Compagnia di Tropea, sopraggiunti sul posto con diverse volanti appena pochi minuti dopo l’innesco del segnale centralizzato di allarme. Circondato quindi lo stabile, nel tentativo di riuscire a prendere almeno uno dei malviventi, i militari hanno fatto immediatamente partire le indagini interrogando dettagliatamente quanti in quel momento si trovavano presenti all’interno dell’ufficio postale ed hanno assistito alla tentata rapina.

E proprio le prime testimonianze avrebbero di fatto rivelato ai Carabinieri la probabile fisionomia dell’uomo armato di pistola e poi fuggito. A supporto di questi preziosi dettagli ci sono poi tutte le registrazioni delle telecamere interne ed esterne alle Poste, già sequestrate ed in queste ore passate al vaglio dagli inquirenti per trovare elementi di riscontro con quanto emerso dalla prima attività investigativa. Soprattutto si cercherà di comprendere come sia stato possibile eludere il metaldetector installato alla porta d’ingresso della Posta, consentendo ad uno degli uomini di portare all’interno la pistola poi mostrata agli impiegati. Non solo, le immagini registrate della tentata rapina potrebbero essere in grado di svelare sei i rapinatori, oppure uno di essi soltanto, siano effettivamente fuggiti da una porta laterale dello stabile per poi dileguarsi a piedi per le vie della città. Ma gli inquirenti dovranno anche scoprire se nell’intero sistema di sicurezza vi sia stata una falla, oppure se il piano studiato a tavolino per compiere la rapina prevedesse o meno l’aiuto di complici insospettabili.

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