Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 25 Novembre 2024

Con un complice favoriva la prostituzione, dentista arrestato

Avrebbero favorito la prostituzione nel centro a Catanzaro: uno affittando appartamenti di sua proprietà a donne straniere e l'altro occupandosi della logistica e della riscossione degli introiti. Un medico dentista O.A.C., di 58 anni, e A.T. di 25, sono stati arrestati, e posti ai domiciliari, dalla Squadra mobile di Catanzaro con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

L'indagine della sezione criminalità straniera e prostituzione della Questura del capoluogo calabrese, andata avanti per diverso tempo con osservazione e pedinamenti sul territorio cittadino, ha consentito di individuare le responsabilità dei due arrestati. In particolare è emerso che il dentista, proprietario di diversi appartamenti, fittava le abitazioni alle ragazze con la complicità del giovane che si occupava della logistica. A confermare il quadro è stata una prostituta colombiana che ha indicato nel 25enne la persona alla quale consegnava 350 euro a settimana per fruire di un piccolo appartamento.

L'attività d'indagine è proseguita con intercettazioni su alcune utenze cellulari dalle quali è emerso che un notevole numero di donne dedite alla prostituzione erano a conoscenza della disponibilità di appartamenti nel centro di Catanzaro dove poter esercitare indisturbate. Le interessate, inoltre, avvalendosi del "passaparola", contattavano direttamente i due "soci" sulle utenze cellulari personali, manifestando le loro volontà. In particolare ad A.T. spettava il compito di accordarsi sull'affitto degli appartamenti di proprietà di O.A.C. alle interessate, tra le quali molte ormai delle "habituè" del posto.

Il 25enne, inoltre, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, faceva alternare la presenza delle prostitute con cadenza settimanale dettando anche le regole della loro permanenza. Grazie agli appostamenti e alle osservazioni i poliziotti hanno anche individuato alcuni clienti che, sentiti a sommarie informazioni, hanno confermato gli elementi di contestazione a carico degli indagati.

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