No, signor Sindaco. Questa non è una «non notizia». Ma una notizia. Gustosissima, peraltro. Non solo sotto il profilo squisitamente giornalistico. Qui non si discute, sia chiaro, l’aspetto legale della vicenda (o almeno non tocca a noi giudicarlo), nonostante si avvertano scricchiolii di presunto conflitto di interessi e non solo. Quello che ci preme registrare è l’aspetto politico; che concerne valutazioni di opportunità.
Ebbene, che Lei (come tiene a sottolineare) non abbia avuto alcun vantaggio nelle procedure pubbliche, lo diamo per scontato. Ci mancherebbe! Se poi la sua attività imprenditoriale dà lavoro a tanti ragazzi e «ben vengano le strutture in regola che ospitano tali eventi», ci fa pure piacere. Che però, in qualità di primo cittadino e quindi di rappresentante legale del Comune e al contempo rappresentante legale di un lido balneare, Lei ritenga di partecipare a un bando pubblico indetto dalla Sua amministrazione; lo vinca, praticamente senza concorrenza; e alla fine dica pure che si tratta di una «non notizia»; beh, questo è piuttosto surreale.
Per molto meno, ad altre latitudini, le dimissioni rispetto a una cosa simile sarebbero state scontate. Tuttavia, talvolta, basterebbe chiedere “scusa” e mettere una pezza. Perché, è vero, siamo pur sempre in Italia ma “ca nisciun è fess”.