Soverato
Il sindaco Ernesto Alecci rompe il silenzio sulla vicenda legata all’autorizzazione a poter officiare i matrimoni e le unioni civili nello stabilimento balneare di sua proprietà: «Non farò nessun passo indietro». Il lido del primo cittadino è stato autorizzato assieme a un altro (circa trenta gli stabilimenti balneari a Soverato), a poter celebrare matrimoni e unioni civili così come avviene nei municipi. Ebbene qui a Soverato ci si potrà sposare o unire civilmente solo nei lidi “Verdemare” del sindaco Alecci e “Glauco Beach Club”. La notizia ha suscitato non poche polemiche, come era prevedibile. La politica cittadina sembra in letargo, a cominciare dall’opposizione che ad eccezione dell’intervento della consigliera del gruppo “Oltre”, Giusy Altamura, ha preferito stare a guardare, senza proferire parola. Ma è il sindaco stesso a intervenire sulla vicenda che lo riguarda personalmente: «È stata divulgata una “non notizia” - ha dichiarato Alecci - io faccio parte della società dello stabilimento balneare Verdemare, sono socio da più di dieci anni, da prima che mi dedicassi alla politica. Il lido è portato avanti da un gruppo di ragazzi, che prima erano disoccupati, e dà lavoro a tanta gente ogni estate. Sono stati proprio loro, i ragazzi, a voler partecipare al bando. I requisiti per l’avviso pubblico non li ha decisi il Comune, bensì la legge. Il lido in questione non ha avuto alcun vantaggio. L’input mi è stato dato da un progetto sui matrimoni in spiaggia, realizzato sempre da forze giovani. Ben vengano le strutture in regola, che possano ospitare questi eventi. Ho ricevuto telefonate di solidarietà - ha concluso Alecci - per questa vicenda. Non ho intenzione di fare nulla a riguardo, devo amministrare la città, ho l’agenda piena di impegni».
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