E' il nipote di uno dei soci della società proprietaria della ex fornace in cui è avvenuto il delitto, l'uomo indagato per l'omicidio di Soumayla Sacko. Si tratta di un italiano di 43 anni. All'indagato, assistito dall'avv. Franco Muzzopappa, gli investigatori sono risaliti già nell'immediatezza del fatto. Infatti, poche ore dopo il delitto e dopo avere sentito la testimonianza dei due feriti, all'uomo sono stati sequestrati l'auto Fiat Panda bianca descritta dai due cittadini del Mali ed i vestiti e sarebbe anche già stato sottoposto alla prova dello stub i cui risultati saranno noti agli inquirenti nei prossimi giorni. Secondo il racconto dei migranti feriti, a sparare era stato un uomo arrivato con una Fiat Panda che aveva fatto fuoco dalla strada che sovrasta la fornace ad una distanza di una settantina di metri. A uno dei feriti, nelle ore successive al delitto, era stata mostrata una persona con indosso dei vestiti che il teste ha detto essere identici a quelli indossati dallo sparatore. (ANSA)