Nelle prime ore del 28 giugno 2018, personale della Squadra Mobile di Crotone e del Servizio Centrale Operativo, coadiuvato nella fase esecutiva da personale della Squadra Mobile di Catanzaro e dei Reparti Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, “Calabria Meridionale”, “Basilicata” e “Campania”, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria denominata “Hermes”, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso in data 23.6.2018 dalla Procura della Repubblica - D.D.A. - presso il Tribunale di Catanzaro, nell’ambito del p.p. 5307/13 R.G.N.R. Mod. 21, a carico dei seguenti soggetti:
1. BARILARI Angela, nata a Crotone, classe 80;
2. BARILARI Gaetano, nato a Crotone classe 52;
3. CARCEA Eugenio, nato a Crotone classe 64;
4. FALVO Antonio, nato a Crotone classe 75;
5. FOSCHINI Antonio, nato a Crotone classe 83;
6. FOSCHINI Vittorio, nato a Crotone classe 88;
7. LAZZARI Davide, nato a Crotone classe 83;
8. LIGUORI Francesco, nato a Crotone classe 73;
9. MAIOLO Antonio, nato a Crotone classe 70;
10. MERCURIO Tommaso, nato ad Isola di Capo Rizzuto classe 65;
11. MURANO Salvatore, nato a Crotone classe 74;
12. RIZZA Andrea, nato a Crotone classe 94;
13. RUSSO Gaetano, nato a Crotone classe 80;
14. VILLIRILLO Andrea, nato a Crotone classe 97;
15. ZURLO Massimo, nato a Crotone classe 76;
tutti indagati del reato di cui all’art. 416 bis, commi 1, 2, 3, 4, 5, c.p., per aver stabilmente partecipato all’associazione per delinquere di stampo mafioso del tipo ‘ndrangheta, già localmente denominata cosca VRENNA-CORIGLIANO-BONAVENTURA-CIAMPA’, che controlla il territorio del comune di Crotone, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, per commettere una serie indeterminata di delitti contro il patrimonio, contro la persona e in materia di armi, nonché per acquisire in modo diretto ed indiretto, la gestione ed il controllo di attività economiche e per realizzare profitti e vantaggi ingiusti per sé o per altri.
Dopo le formalità di rito, i fermati, sono stati associati presso la casa circondariale di Catanzaro, ad eccezione di BARILARI Angela che è stata tradotta presso il carcere di Castrovillari (CS), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.